Nicola Affinito e non Sebastiano Moretti. Contrordine a Carinaro dove gli oppositori della sindaca mandata a casa anzitempo, Annamaria Dell’Aprovitola, avevano tutto già pronto, logo con il nome di Moretti compreso, ma hanno fatto marcia indietro puntando, con l’accordo dello stesso Moretti, su Nicola Affinito. Intorno al nome di quest’ultimo, noto commercialista, presente nel panorama politico cittadino, ma senza aver mai ricoperto cariche istituzionali, si sarebbe coagulato un nucleo di maggiore consistenza, per cui, Moretti stesso ne avrebbe preso atto, preferendo trasferire il testimone.
Il nome nuovo dovrebbe (a questo punto il condizionale è d’obbligo, visto quanto avvenuto con Moretti) essere il candidato sindaco della lista civica Insieme per Carinaro che raggruppa forze provenienti da vari gruppi politici: Carinaro in avanti, gruppo guidato da Giuseppe Barbato, l’associazione politica Terra Nostra, che raccoglie simpatizzanti del Pd e della sinistra, e il nuovo gruppo politico capeggiato da Domenico Barbato. A questi si aggiungono altri esponenti della società civile. Già assessore comunale e storico esponente della sinistra carinarese, con una lunga esperienza politica e amministrativa alle spalle, Moretti avrebbe dovuto sfidare l’ex sindaca Annamaria Dell’Aprovitola, guidando una coalizione che nutre, si legge in una nota, «una larga presenza di giovani con tanta voglia di dare spazio al cambiamento e ridare smalto ai valori fondanti di una comunità locale: legalità e trasparenza innanzitutto. Tutti insieme per sfidare la lista capeggiata dalla già destituita ex sindaca», fanno sapere dalla lista civica che ufficializzerà nei prossimi giorni anche i candidati alla carica di consigliere comunale.
Il colpo di scena che aveva portato allo scioglimento anticipato del Consiglio comunale si era verificato nella serata del 27 giugno scorso. Intorno alle 21, nello studio del notaio Di Caprio di Caserta, sette consiglieri del Comune di Carinaro rassegnarono le proprie dimissioni dalla carica, sancendo la fine prematura dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Annamaria Dell’Aprovitola, rimasta ormai senza numeri per proseguire il mandato che sarebbe scaduto nella primavera di quest’anno. A sottoscrivere il documento, che nella mattinata successiva fu protocollato ufficialmente presso la casa comunale, furono i quattro consiglieri dell’opposizione – Giuseppe Barbato, Alfonso Turco, Assunta Madonia ed Emiliano Petrarca – e tre della allora maggioranza Maria Grazia De Chiara, Alfonso Bracciano e Lello Sardo. Molti di questi saranno presenti nelle liste che si sfideranno il prossimo 26 marzo.