“Mini Tav”, Palazzo Chigi smentisce apertura di Conte. M5S resta contrario

di Redazione

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, “non ha aperto a nessuna ipotesi di mini-Tav né ha mai richiesto un ulteriore contributo all’analisi costi-benefici dell’opera, contributo che è stato invece sollecitato dal Mit”. Lo precisa una nota di Palazzo Chigi. Il premier, si legge ancora, “ha sempre ribadito che verrà presa, nella massima trasparenza, la migliore decisione possibile nell’interesse esclusivo del Paese e dei cittadini”. “Le ricostruzioni apparse questa mattina su alcuni quotidiani sono destituite di fondamento”, chiarisce la nota in cui si afferma che la decisione sull’opera arriverà “all’esito dello studio attento del dossier e del confronto politico che ne conseguirà”.

“L’ulteriore supplemento dell’analisi costi-benefici sulla Tav Torino-Lione, che riguarda solo la parte italiana del tunnel di base e la tratta nazionale, è stato prodotto dal gruppo di lavoro del professor Ponti su uno specifico input giunto non dalla Presidenza del Consiglio”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, aggiungendo che “il risultato è comunque molto negativo, circa 2,5 miliardi nello scenario realistico”.

Toninelli, inoltre, ribadisce “profondamente il no alla Tav senza alcun pregiudizio”. Lo ha detto visitando il cantiere per la ricostruzione del Ponte di Annone Brianza crollato il 26 ottobre 2011. “Il Tav può anche servire – aggiunge il ministro – e sono felice se dopo il 2070 serve, ma io sono il ministro delle Infrastrutture e mi sento responsabile se domani crolla un altro ponte e muore qualcuno, anche se giuridicamente non lo sono, perché avrei potuto impiegare le risorse del Tav per fare manutenzione a quella infrastruttura”.

Intanto, il ministro francese dell’Economia, Bruno Le Maire, nel corso del forum economico franco-italiano di Versailles, ha sottolineato l’esigenza di migliorare i collegamenti tra Francia e Italia e ha ribadito che la Francia è “favorevole” al proseguimento del cantiere della Tav Torino-Lione. “Ora aspettiamo che l’Italia prenda posizione” su questo dossier sui cui Francia è favorevole”. “Credo che il governo stia andando verso quella direzione”, ha risposto il ministro dell’Economia italiano, Giovanni Tria, riferendosi alle parole dell’omologo francese. “Ci sono posizioni differenti nel governo – ha detto Tria – ma credo che ci sarà un’evoluzione positiva perché sono i fatti” che portano in quella direzione. “Del resto, – ha aggiunto – c’è una legge su questo e per cambiare ci sarebbe bisogno di un’altra legge, ma non credo sarà cosi”.

La Confindustria e il Movimento delle imprese francesi (Medef) sono “determinati” a sostenere il “completamento” della rete Ten-T e “di tutti i principali progetti infrastrutturali necessari ad attuarla. In particolare, la linea ad alta velocità Torino-Lione, anello ancora mancante del corridoio Mediterraneo”. E’ quanto si legge nel documento finale Confindustria-Medef, al termine del forum economico franco-italiano di Versailles.

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