Trentola Ducenta, Pesce: “Calunnie e diffamazioni, i fatti parlano”

di Redazione

Il consigliere Giuseppe Pesce, in una nota, commenta alcune indiscrezioni di stampa relative alle dichiarazioni di un pentito, inerenti al periodo in cui a capo della macchina amministrativa c’era l’ex sindaco Nicola Pagano. “E’ doverosa una mia risposta – esordisce Pesce – alle accuse rivolte alla mia persona e al buon nome della mia famiglia. Ebbene, è pur vero che fra il sottoscritto e Pagano vi è un rapporto di parentela, ed è altrettanto vero che durante la sua candidatura a sindaco ho fornito il mio appoggio a quest’ultimo (proprio in virtù della parentela esistente). Ciò che proprio però non riesco a capire è come si possa tirare in ballo il mio nome citando vicende giudiziarie inerenti quell’amministrazione e soprattutto quale sia il nesso per collegare me alle scelte personali e politiche adottate all’epoca da Pagano”.

“Mi preme, inoltre, fare chiarezza su un altro punto cruciale della vicenda. – continua Pesce – Viene sostenuta la tesi che lo stesso Pagano sia stato mio ‘sponsor’ nel corso delle elezioni amministrative dello scorso giugno, e proprio grazie a questo ‘provvidenziale’ aiuto io sia riuscito a ricoprire l’attuale carica di consigliere comunale. Mi dispiace deludervi, ma le mie 284 preferenze sono frutto di una vita spesa sul territorio e del mio quotidiano e costante rapporto con i mie concittadini (a differenza di altri che compaiono per le strade solo nei periodi elettorali). Invito, quindi, gli interessati a documentarsi meglio o quanto meno a trovare fonti più attendibili”.

“Un’ultima precisazione – conclude Pesce – mi preme farla. Accostare il mio nome ad affari fraudolenti e ad un qualsiasi mio collegamento ad azioni illegali è del tutto illegittimo. Detto ciò mi riservo di procedere per vie legali contro chiunque cerca di infangare il mio nome con calunnie e diffamazioni”.

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