Nella seconda giornata in Italia per il presidente cinese Xi Jinping, con un calendario fitto di appuntamenti, il vicepremier e ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, e il presidente della National Development and Reform Commission, He Lifeng, hanno firmato a Villa Madama il memorandum sulla nuova “Via della Seta”. Conclusa la visita di due giorni fitta di impegni a Roma, il presidente cinese e la first lady Peng Liyuan sono partiti alla volta di Palermo. Il Boeing 747 dell’Air China su cui viaggiano si è mosso poco prima delle 15 dall’aeroporto di Fiumicino.
Due gli accordi sui porti alla firma a Villa Madama tra Italia e Cina. Il primo riguarda Trieste con un’intesa di cooperazione tra l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale-Porti di Trieste e Monfalcone e China Communications Construction Company. Il secondo è per Genova con un accordo di cooperazione tra il Commissario Straordinario per la Ricostruzione di Genova, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale e China Communication Construction Company. Italia e Cina devono “impostare relazioni più efficaci e costruire meglio rapporti che sono già molto buoni”, ha affermato il premier Giuseppe Conte nel corso del bilaterale a Villa Madama.
“Per noi oggi è un giorno importantissimo, un giorno in cui vince il Made in Italy, vince l’Italia, vincono le imprese italiane. Abbiamo fatto un passo per aiutare la nostra economia a crescere”. Lo afferma il vicepremier Luigi Di Maio nel punto stampa a Villa Madama dopo la firma del Memorandum con la Cina. “Ci sarà una task force del Mise che monitorerà gli accordi, lavoriamo perché ci siano altri accordi da qui alla visita del premier Conte in Cina”, spiega. “Io non parlerei di posizione franco-tedesca, le due posizioni hanno sfumature diverse. E’ chiaro che l’Italia è arrivata prima sulla Via della Seta e quindi altri Paesi Ue hanno delle loro posizioni critiche, ne hanno tutto il diritto. Nessuno vuole scavalcare i nostri partner Ue ma, come qualcuno diceva America First, noi nelle relazioni commerciali diciamo Italy First”, sottolinea Di Maio, rispondendo ad una domanda sulle critiche di Francia e Germania. “Con questi accordi – aggiunge – ci aspettiamo un riequilibrio della nostra bilancia commerciale con la Cina. C’è troppo Made in Cina in Italia e poco Made in Italy in Cina. L’accordo stipulato ha l’obiettivo Di invertire questa tendenza. Ci aspettiamo un graduale aumento delle esportazioni”.
Ma il vicepremier Matteo Salvini, leader della Lega, resta scettico sull’accordo con la Cina. “Non mi si dica che la Cina è un paese con il libero mercato”, rimarca parlando al Forum di Confcommercio a Cernobbio. Salvini sottolinea comunque di di essere contento della visita del presidente cinese e dell’apertura dei mercati “a parità di condizioni”.