Il Parlamento europeo ha dato l’ok all’abolizione del passaggio dall’ora solare all’ora legale: la risoluzione è stata approvata con 410 voti a favore, 192 contrari e 51 astensioni. In base al testo, quello del marzo 2021 potrebbe essere l’ultimo cambio stagionale dell’ora nell’Unione europea. Dopo quella data gli Stati membri manterranno il diritto di decidere il proprio fuso orario che però a quel punto resterà fisso per tutto l’anno.
Nella risoluzione si afferma che la Commissione può presentare una proposta legislativa per rinviare la data di applicazione della direttiva fino al un massimo di 12 mesi se ritiene che le disposizioni previste possano pregiudicare in modo significativo e permanente il corretto funzionamento del mercato interno. Il testo approvato rappresenta la posizione del Parlamento nei futuri negoziati con i ministri Ue per la formulazione definitiva della normativa.
In risposta alle iniziative dei cittadini, nel febbraio 2018 il Parlamento ha chiesto alla Commissione di valutare la direttiva sull’ora legale e, se necessario, presentare una proposta di revisione della stessa. A seguito della valutazione, che ha ricevuto 4,6 milioni di risposte con l’84% favorevole a porre fine ai cambiamenti di orario, la Commissione ha presentato la proposta, che dovrà essere concordata tra il Parlamento e il Consiglio per entrare in vigore.
Intanto, nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo 2019 torna l’ora legale: come di consueto, l’orario verrà spostato in avanti di un’ora, passando direttamente dalle 2:00 alle 3:00. Tale convenzione durerà fino a domenica 27 ottobre, quando andremo a spostare di nuovo le lancette dell’orologio.