Una parete in calcestruzzo cellulare è crollata all’interno dell’istituto comprensivo “Tenente De Rosa” di Sant’Anastasia, in provincia di Napoli. Nel crollo sono rimasti contusi una maestra incinta e cinque bambini, nessuno di loro sembra essere in gravi condizioni. Sul posto Vigili del fuoco, forze dell’ordine e santiari del 118.
A cedere è stata una parete divisoria tra due aule, tra una terza ed una quarta classe situate al primo piano del plesso di corso Umberto I del primo istituto comprensivo di Sant’Anastasia. La parte del muro crollata ha colpito la maestra di sostegno impegnata con un bimbo disabile ferendola alla testa e ad una spalla: la donna è al quarto mese di gravidanza.La docente, dopo essersi accertata delle condizioni degli alunni, ha voluto recarsi dal proprio ginecologo per un controllo. L’incidente è avvenuto nell’ultimo giorno di scuola prima della pausa pasquale.
Sotto sequestro, per disposizione del sostituto procuratore di Nola, Francescapaola Colonna Romano, le due aule al primo piano del plesso scolastico. La parete in siforex crollata per motivi da stabilire, si presentava, ma va accertato, come aggiunta tra gli stipiti di un vano preesistente, allo scopo evidente di dividere il locale in due aule. Saranno le indagini in corso a chiarire meglio le dinamiche, il perché ha ceduto ed eventuali responsabilità. Secondo le prime indiscrezioni, però, la parete divisoria sarebbe stata realizzata per murare un’apertura, probabilmente una porta a più ante, tra due vani trasformati poi in aule.
Le immagini del crollo, postate anche sui social network, mostrano, infatti, anche gli stipiti di legno che facevano da cornice ai mattoni di calcestruzzo cellulare. I vigili del fuoco del comparto di Ponticelli hanno effettuato i sopralluoghi per verificare che all’interno della scuola non vi siano altre pareti simili, mentre i carabinieri della Compagnia di Castel Cisterna sono al lavoro per verificare la regolarità dei lavori effettuati negli anni scorsi. Il sindaco, Lello Abete, ha annunciato che sarà aperta anche un’inchiesta interna volta proprio alle verifiche delle necessarie autorizzazioni dei lavori.
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