Nella giornata del 17 aprile, il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, successivamente al decreto di fermo disposto dalla Procura, ha applicato la misura degli arresti domiciliari a carico di Costei Burlacu, cittadino rumeno residente a Bellona.
Il fermo ad una serrata e celere indagine, delegata ai carabinieri della stazione di Vitulazio, originata dalla denuncia sporta, lo scorso 22 marzo, dai genitori di una 13enne, i quali riferivano quanto appreso dalla figlia: Burlacu, a partire dal 2014 e fino a ottobre 2018, aveva costretto la minorenne a subire ripetuti atti sessuali, rivelati dalla ragazzina soltanto nel mese di marzo scorso, quando riusciva a confidare ai genitori la terribile esperienza.
Alla denuncia dei genitori seguiva l’audizione della minorenne, la quale confermava le circostanze al pubblico ministero, fornendo preziosi dettagli atti a confortare le sue dichiarazioni e l’intero quadro probatorio. Una volta raccolti elementi gravemente indiziari nei confronti dell’indagato, persona che peraltro aveva spesso relazioni con altri minorenni, veniva disposto il provvedimento cautelare.
Nel corso dell’esecuzione del fermo si procedeva a contestuale perquisizione domiciliare e dell’autovettura in uso al rumeno e, nell’occasione, veniva sequestrato un sistema di registrazione per videosorveglianza, insieme ad uno sfollagente telescopico in ferro, ragione per cui si procedeva anche per il reato di porto di armi e oggetti atti ad offendere.