Elezioni Aversa, caccia alle intese sui candidati sindaco

di Nicola Rosselli

Partiti e coalizioni sull’orlo di una crisi di nervi ad Aversa. Sia il centrodestra che il centrosinistra, infatti, non riescono, oramai a poco più di una decina di giorni dal termine ultimo per la presentazione delle liste per le amministrative del prossimo 26 maggio, a trovare un’intesa stabile. Se è vero, infatti, che nel centrodestra Lega e Fratelli d’Italia (insieme alle civiche Noi Aversani e Idea per Aversa) hanno fatto il passo in avanti indicando quale candidato a sindaco il segretario provinciale del partito di Giorgia Meloni, l’aversano Enzo Pagano, è anche vero che Forza Italia si è sottratta all’indicazione perché ha in animo, anche grazie alle istruzioni impartite dalla famiglia Cesaro dalla vicina Sant’Antimo, di candidare Giuseppe Stabile, ex vicesindaco di Domenico Ciaramella e presidente del Consiglio comunale con Giuseppe Sagliocco.

Alla finestra le altre liste civiche di centrodestra, tra cui Forza Aversa, che nel 2016 conquisto poco meno di 3500 preferenze e ben 4 consiglieri comunali, la new entry Aversa al Centro dell’ex assessore Alfonso Oliva (che, da quanto è dato sapere, avrebbe stretto un accordo con Stabile), le liste che afferma di avere l’ex sindaco Enrico De Cristofaro (che con Stabile ha avuto e sta avendo diversi abboccamenti) e Popolari Normanni dell’ex consigliere comunale Domenico Palmieri, il cui mancato passaggio sulla poltrona di presidente del Consiglio comunale è stata la causa prima dello scioglimento anticipato dell’amministrazione comunale aversana con due anni di anticipo.

Più lineare, ma anche qui problematica, la situazione in seno alla coalizione di centrosinistra. In questo caso, come prassi costante sia a livello nazionale che locale. Il problema è tutto interno al Partito Democratico. Due i personaggi che si sono proposti: l’ex parlamentare centrista Paolo Santulli e l’ex consigliere comunale Alfonso Golia (“figlio d’arte”, con il papà Gennaro, notissimo pediatra, che è stato l’ultimo sindaco di centrosinistra in città negli anni novanta). Golia è stato tra i più attivi consiglieri di opposizione a De Cristofaro ed ora vorrebbe raccogliere i frutti rappresentando il proprio partito in occasione delle amministrative. Stessa aspirazione anche per Santulli che ha cercato più volte di arrivare a sedersi sulla poltrona di primo cittadino di Aversa.

Tra i due il Pd sembra non riuscire a decidere, con le due solite anime, quella che fa capo al consigliere regionale Stefano Graziano e quella ispirata dall’europarlamentare Nicola Caputo, che, con il loro comportamento divisivo, non fanno altro che rendere più difficile la soluzione e giungere ad una scelta condivisa. Golia, comunque, non intende recedere dalla decisione e, da quanto raccolto nell’ambiente, appare certo che si candiderà in ogni caso anche se al suo fianco non avrà il Partito Democratico, almeno quello ufficiale. L’ex consigliere di opposizione cerca sponda nel movimento spontaneo di cittadini #allalucedelsole che sta continuando ad incontrarsi sotto i portici del comune, ma non ha ancora ufficializzato alcuna posizione.

Nessuna ufficializzazione anche dal Movimento 5 Stelle del quale non si conosce ancora il candidato a sindaco. Si parla di Roberto Romano, ma non si capisce se i pentastellati riusciranno a formare la lista con 24 nomi. Infine, da registrare un appello da parte dell’ex consigliere comunale e vicesegretario provinciale del Movimento Nazionale per la Sovranità, Pino Cannavale, a dimettersi per lasciare il legittimo spazio a quei tanti candidati a sindaco che entreranno in Consiglio grazie ai voti di lista.

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