Gricignano, urbanizzazioni “Zona Nato”: Damiano accusa il Consorzio

di Redazione

Gricignano – Sono ancora alti i toni dello scontro “social” e mediatico tra Marcello Damiano e l’ingegner Giovanni Tedeschi. Intanto, numerosi sono i concittadini che, incoraggiati dalla battaglia intrapresa dal consigliere del Parco Nettuno, hanno documentato con foto e video lo stato di degrado e di incompiutezza dei lavori nel complesso residenziale a ridosso della cosiddetta “Zona Nato”.

Damiano spiega che nei giorni scorsi una mail è stata inviata dal Consorzio per Gricignano, realizzatore dei parchi residenziali della zona, ai residenti del Parco Mirabella nella quale si sostiene che i lavori sono stati ultimati e che le opere non portate a compimento – del valore di 1 milione e 400mila euro – sono a carico della ditta Spezzaferri. “Probabilmente – sostiene Damiano – l’ingegner Tedeschi pensa che noi siamo stupidi quando dichiara di aver presentato un documento, nel lontano 2015, con il quale si richiedeva una proroga delle attività a causa della crisi e del negato permesso per il completamento dei lavori. Facendo un excursus, nel 2012 sono scadute le convenzioni per le quali era stata già emessa una proroga nel 2004 per otto anni, quindi fino al 2012. Dal momento che una seconda proroga non può essere concessa, al momento della richiesta della stessa da parte di Tedeschi, che all’epoca era il capo tecnico del Consorzio, quest’ultima era vana in quanto inconsistente”.

“I lavori – continua Damiano – non erano stati terminati e ciò dimostra come il Consorzio non abbia saputo controllare nulla. Nel 2013 è approvato il ‘Decreto del Fare’ che, essendo a libera interpretazione, è riferibile ad opere in corsa e non a quelle per cui sono scaduti già scaduti i termini, e quindi non vincolante ed utilizzabile per tali opere. Nel 2015, a seguito di una denuncia fatta al Tar, viene presentata, da parte di Tedeschi, una lettera al Comune alla quale non si riceve risposta dall’allora primo cittadino Andrea Moretti. Quest’ultimo era impossibilitato a farlo: se lo avesse fatto, il sindaco avrebbe commesso un gravissimo errore, perseguibile anche penalmente, in quanto non avrebbe più potuto dare un’ulteriore proroga. Pertanto, la lettera inviata era fine a se stessa ed inconcludente”.

Damiano sottolinea come Tedeschi abbia “inviato, solo nei giorni scorsi, una perizia tecnica circa lo stato dei lavori a seguito delle documentazioni e testimonianze social rilasciate dagli inquilini della zona residenziale nei pressi della Us Navy”. “Mi rivolgo ancora a Tedeschi: perché dopo i 30 – 60 giorni di silenzio del Comune non avete chiesto risposte? Ve lo dico io: perché le intenzioni di fare i lavori non c’erano, non vi importava nulla, né a voi né al Comune. Perché nel 2012 non è stata messa all’incasso l’assicurazione per cui erano scaduti i termini? Smettetela di dire stupidaggini. Ormai i termini sono scaduti e nessuno può agire. Ci avete preso in giro per 10 anni. Avete infranto i cuori di gente che ha pagato profumatamente le abitazioni di quello che doveva essere il fiore all’occhiello del paese. Perciò con voi ho concluso e a voi non ho nient’altro da dire”.

“Il prossimo sindaco avrà un problema, un grosso problema, che si chiama Marcello Damiano, perché io non mi fermerò”, conclude Damiano, anticipando la sua azione legale con una diffida nei confronti del Comune, a cui passa l’obbligo di completamento dei lavori urbani ed edilizi della zona in questione.

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