Mondragone – I consiglieri comunali del centrodestra – Valerio Bertolino, Pasquale Marquez, Alessandro Pagliaro, Antonio Pagliaro e Giovanni Schiappa – ricordano il precedente governo regionale che aveva investito significativamente sul recupero ambientale del territorio da porre, necessariamente, alla base dello sviluppo turistico del litorale domitio, nell’ambito del “Grande Progetto Bandiera Blu del Litorale Domitio”.
“Ascoltare oggi dall’assessore delegato Giuseppe Piazza – commentano dall’opposizione – che la realizzazione delle fogne sulla Domitiana servirà, in caso di copiose piogge, a ridurre i continui allagamenti nella zona lido, significa dare ragione a chi pensato tali opere ed ideato detti interventi per il nostro territorio, esattamente come a suo tempo abbiamo sempre affermato noi che sapevamo fosse una seria opportunità per affrontare tali storiche criticità”. “E sentire dalla bocca del consigliere regionale Giovanni Zannini – continuano i consiglieri della minoranza – che il collettore fognario sulla Domitiana rimedierà ai disastri realizzati dalla parte politica da lui rappresentata, addirittura ci inorgoglisce perché ricordiamo ancora perfettamente le sue strumentali sortite in senso opposto. Invece, non ascoltare affatto la voce del sindaco Virgilio Pacifico non ci stupisce affatto, in quanto, come la gran parte dei cittadini mondragonesi, ci siamo abituati a seguire solo il movimento delle sue labbra”.
“La Domitiana, e per l’effetto la nostra città, grazie agli interventi di ‘Bandiera Blu’ – sottolineano dall’opposizione – recupererà un minimo di dignità territoriale, proprio per aiutarci a ‘dimenticare’ anche le caditoie delle traverse mai immesse in fogna sin dall’epoca della realizzazione dei marciapiedi della Domiziana a fine anni novanta, o addirittura lo scarico su via Gubbio dei Palazzi Cirio sin da fine anni settanta”.
Il centrodestra, poi, considera “scellerate ed incomprensibili” le scelte attuate per l’inizio nel tratto urbano del “Grande Progetto Bandiera Blu”, sostenendo che “cominciare i lavori sulla Domitiana durante gli ultimi giorni del mese marzo significa mettere in crisi, anzitutto, l’indotto commerciale che attende la primavera proprio per smettere di essere una strada di passaggio, aggravare poi le condizioni di mobilità su tale nevralgica arteria stradale con cantieri aperti sino al mese di giugno, e nuovamente riaperti a settembre, equivale ad accorciare la bella stagione. E riguardo la sicurezza stradale e sul luogo di lavoro, poi, non c’è polizia locale che tenga di fronte a new jersey senza rete di protezione ed alcuna delimitazione o chiusura di cantiere”.
I consiglieri di minoranza, infine, invitano il sindaco e la giunta comunale ad approvare, con apposito atto deliberativo, la certificazione di un “periodo di non normale attività” a causa dei lavori sulla Domitiana per tutti i commercianti interessati direttamente dai lavori, nonché in misura proporzionalmente minore per coloro i quali sono interessati indirettamente da tale intervento, in quanto la Domitiana per certi versi non ha vere e proprie alternative stradali.
“Chiediamo a gran voce – è l’invito rivolto dall’opposizione – una decisione in favore del tessuto commerciale mondragonese, sulla falsariga di quanto, con deliberazioni giuntali, sia nel 2015 che nel 2017 abbiamo già fatto noi consentendo a tante attività commerciali di non rispettare gli studi di settore, per il periodo dei lavori, fornendo le giustificazioni riguardo agli automatici accertamenti dell’Agenzia delle Entrate; i commercialisti, poi, dovranno fare la propria parte curando gli interessi dei commercianti mondragonesi, certamente pronti a sfruttare un’opportunità meritata per il disagio loro arrecato”.