Lunedì 29 aprile arriva allo Jommelli Cimarosa Festival – terza edizione, uno dei più promettenti pianisti del panorama musicale italiano e non solo: Pier Carmine Garzillo con il concerto “Note d’autore”. Napoletano di nascita, classe 1995, erede di quella importantissima scuola pianistica napoletana, tra le più rappresentative al mondo, si è diplomato poco più che adolescente al Conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino, per poi laurearsi in Musicologia alla Sapienza di Roma, e in Interpretación Musical e Investigación Performativa all’Universidad Alfonso X El Sabio di Madrid. In pochissimi anni si imposto nel panorama pianistico internazionale vincendo alcuni concorsi pianistici internazionali di grandissimo livello.
Trionfa al Riga International Competition for Young Pianists in Lettonia e all’Agustin Apomnte di Tenerife nelle isole Canarie. E poi al Sigsmund Thalberg di Napoli e al Compositores de España di Madrid, al César Franck di Bruxelles, ed al Pianotalents di Milano. In un poco tempo queste vittorie lo portano subito ad intraprendere una intensa attività concertistica in tutto il mondo, dove si esibisce in teatri e sale da concerto di grandissimo prestigio tra le quali citiamo il Museo Skrjabin di Mosca, lo Shigeru Kawai Center a Madrid e la Metallener Saal del Müsikverein a Vienna. Il critico Paolo Isotta lo definisce degno erede della scuola del grande Maestro Vincenzo Vitale (il maestro di alcuni tra i più grandi musicisti in circolazione tra cui vanno ricordati Riccardo Muti, Michele Campanella, Carlo Bruni, e dell’aversano Enrico Fagnoni) che è stato uno dei maggiori insegnanti di pianoforte del XX secolo. Il giovane Garzillo tra i suoi fan annovera anche la celebre docente e pianista giapponese Akemi Alink-Yamamoto che di lui ha detto: “Garzillo è un pianista che può affrontare qualunque opera con ingegno e destrezza”.
Anche Anna Kravtchenko, una delle maggiori pianiste in circolazione, che nel 1992, vinse a soli sedici anni il prestigioso Concorso Busoni ha speso parole di elogio per il giovane pianista napoletano. A Casa Cimarosa, il pianista porterà un programma molto impegnativo, che solo i musicisti dotati di una ottima tecnica possono affrontare. A cominciare dalla “Trascrizione per sola mano sinistra della Ciaccona BWV1004 di J.S. Bach” di Brahms. Un pezzo che si suona con una sola mano per l’appunto, e che pochi pianisti al mondo eseguono in pubblici concerti. E poi la monumentale Sonata “Pastorale” in Re maggiore, n. 15 op.28 di Beethoven per concludere con il “Totentanz. Parafrasi sul Dies Irae, S.525” di Liszt.
“Sono molto soddisfatto – dichiara Giuseppe Lettieri, direttore artistico dello Jommelli Cimarosa Festival – per il concerto di Garzillo. Dopo il successo del concerto spettacolo di Ivan Dalia e Luca De Lorenzo, che hanno entusiasmato il pubblico con la loro bravura, il livello non scende, con questo giovanissimo pianista, già dotato non solo di una brillante tecnica, ma anche di una capacità interpretativa non comune vista anche la giovane età. Sono sicuro che Garzillo ormai si avvia ad una carriera molto importante, e sono molto contento, che il suo astro nascente passi anche per Casa Cimarosa. Consiglio soprattutto a coloro che studiano pianoforte di partecipare, perché ascoltare un bravo pianista è sempre un motivo di crescita personale. L’ingresso, voglio ricordarlo, è libero”.
Attualmente è docente di Pratica e Lettura Pianistica presso il Conservatorio “Mascagni” di Livorno e di Pianoforte presso l’Accademia J.S. Bach di Aversa. È autore del saggio “Liszt allo specchio: dal De Profundis al Totentanz”, pubblicato per la collana “Le N(u)ove Muse” di “PM Edizioni”.