Aversa, emergenza traffico. Stabile: “Subito un piano di mobilità”

di Livia Fattore

Aversa – Entra nel vivo la campagna elettorale nella città normanna con i cinque candidati a sindaco che si confrontano, sia pure a distanza, sui temi concreti. Bagno di folla per Giuseppe Stabile, candidato della coalizione che vede insieme Aversa al Centro, Pda, ChiAma Aversa e Forza Italia. Stabile, già vicesindaco e presidente del Consiglio comunale, ha sottolineato come tutte le liste che lo sostengono siano «composte da persone legate da valori di riformismo cattolico moderato e social democratico». Ed ancora: «Metto in campo la mia esperienza e competenza per amministrare Aversa. L’amministrazione comunale di una città come la nostra non è un gioco da ragazzi. Per questo ritengo che la competenza e l’esperienza rappresentino dei valori aggiunti».

Stabile ha anche dato spazio al programma elettorale, puntando soprattutto su traffico e mobilità, «una vera emergenza per Aversa che deve essere affrontato con la redazione di un piano di mobilità che contenga al suo interno anche un piano parcheggi e piano traffico», sicurezza «un bisogno primario per tutti che deve essere affrontato con un nucleo interforze affinché non ci siano zone franche in città, oltre ad un consumo di suolo zero per il Puc».

«L’edilizia scolastica aversana – ha dichiarato da parte sua il candidato al consiglio comunale per il M5S Giovanni Tirozzi, medico – è davvero un problema serio, sia per l’igienicità che per la staticità. Se avrò l’onore di essere nella compagine che amministrerà la Città, sarà una mia priorità».

«Aversa Città d’arte e cultura, un grande capitale umano e architettonico – ha dichiarato il candidato del centrosinistra Alfonso Golia – mai messo a regime con un programma strutturale di eventi, anche in sinergia con le associazioni, che ci permetta di entrare negli itinerari turistici». «In questi anni – ha continuato l’ex consigliere comunale Pd – ci siamo accorti che chi ha governato la città ha improvvisato e non programmato, per cui c’è bisogno soprattutto di una rivoluzione di metodo. Partendo dunque da questa realizzeremo misure in grado di valorizzare tutto quello che di buono c’è in città. Penso alle eccellenze culturali, alle potenzialità date dall’apertura di casa Cimarosa che deve diventare l’incubatore artistico della città. Mi chiedo come sia possibile che nella città di Aversa non si sia riusciti fino ad oggi ad aprire una sede distaccata del conservatorio. Noi crediamo fermamente nel valore dell’arte come motore di sviluppo e crescita sociale perciò lavoreremo per creare corsi di formazione per i lavoratori dello spettacolo e delle arti e per l’ingresso di Aversa nel panel Unesco delle città creative».

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