Cesa – Sono ritenuti responsabili dei due omicidi di Michele Caterino, compiuto il 20 maggio 2006 a Cesa, e di Cesario Ferriero (nella foto), il 25 dicembre 2017, nell’ambito della sanguinosa faida tra i clan Caterino e Mazzarra che insanguinò la piccola comunità aversana nella seconda metà degli anni 2000. Si tratta di tre esponenti del clan Mazzara: Giovanni Mazzara, 61 anni, già detenuto a Siracusa; Nicola Mazzara, 64, già detenuto a Terni; e Alberto Verde, 46 anni, cesano, finito in carcere. A loro carico i carabinieri del nucleo investigativo del gruppo di Aversa, agli ordini del maggiore Terry Catalano, hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare emesse dal tribunale di Napoli Nord.
Dell’omicidio Caterino sono accusati Giovanni Mazzara (che deve rispondere anche di estorsione aggravata) e Verde; di quello Ferriero è accusato Nicola Mazzara. I provvedimenti restrittivi costituiscono il risultato di una prolungata attività investigativa avviata nel mese di marzo 2018, a seguito delle dichiarazioni rese dal collaboratore di giustizia Tammaro Scarano, il quale ha ammesso le proprie responsabilità e ha chiamato in correità i complici, e arricchite successivamente dalle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Nicola Schiavone, figlio del famigerato capoclan Francesco “Sandokan” Schiavone, che hanno permesso di individuare gli autori dei due omicidi.
Gli investigatori hanno raccolto un grave quadro indiziario nei confronti degli indagati ed evidenziato, ancora una volta, la pericolosità del sodalizio criminale della famiglia Mazzara nel territorio di Cesa, già riconosciuta da precedenti sentenze irrevocabili.