Cucchi, Carabinieri e Difesa parti civili. Ilaria: “Giornata significativa”

di Redazione

L’Arma dei Carabinieri e il ministero della Difesa hanno presentato istanza di costituzione di parte civile nel processo che vede coinvolti otto carabinieri, tra cui anche ufficiali, accusati di depistaggio sul caso della morte di Stefano Cucchi. Il giudice per l’udienza preliminare si è riservato di decidere. A presentare istanza anche la famiglia Cucchi, l’appuntato Riccardo Casamassima, gli agenti di polizia penitenziaria, il Sindacato dei Militari e Cittadinanzattiva.

Tra i militari dell’Arma coinvolti nel processo ci sono alti ufficiali come il generale Alessandro Casarsa, che nel 2009 era alla guida del gruppo Roma e il colonnello Lorenzo Sabatino, ex capo del Reparto operativo della capitale. Gli otto sono indagati a vario titolo per falso, omessa denuncia, calunnia e favoreggiamento.

L’inchiesta coinvolge anche Massimiliano Labriola Colombo, ex comandante della stazione di Tor Sapienza, dove Cucchi venne portato dopo il pestaggio, Francesco Di Sano, che a Tor Sapienza era in servizio quando arrivò il geometra, Francesco Cavallo all’epoca dei fatti capufficio del comando del Gruppo carabinieri Roma, il maggiore Luciano Soligo, ex comandante della compagnia Talenti Montesacro, Tiziano Testarmata, ex comandante della quarta sezione del nucleo investigativo, e il carabiniere Luca De Ciani.

Il procedimento, coordinato dal procuratore capo Giuseppe Pignatone e dal pm Giovanni Musarò, ruota attorno alle due annotazioni redatte dopo la morte del geometra romano e modificate per far sparire ogni riferimento ai dolori che il giovane lamentava la notte dell’arresto dopo il pestaggio subito nella stazione della compagnia Appia.

“Dopo dieci anni questa è una giornata significativa e sono emozionata per il fatto che si sia costituito parte civile, al nostro fianco il comando generale dell’Arma”. Lo afferma Ilaria Cucchi, che sottolinea: “La cosa mi risulta senza precedenti, e la dedico a tutti quelli che hanno insinuato e continuano a insinuare che la famiglia Cucchi è contro l’Arma e viceversa. Una riconciliazione che per me e anche tra i cittadini, le persone normali e le istituzioni”.

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