Il Noe dei carabinieri di Caserta ha proceduto all’esecuzione dell’ordinanza impositiva di misure cautelari personali e reali, emessa dal gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, che ha disposto gli arresti domiciliari nei confronti di Giovanni Tessitore, ritenuto gravemente indiziato del delitto di traffico illecito di rifiuti, eseguendo anche il sequestro preventivo di un autocarro cassonato con rimorchio, due pale meccaniche di cui una tipo bobcat di proprietà ed in uso all’uomo.
Il provvedimento trae origine da una serie di accertamenti posti in essere dal Noe in seguito ad attività informativa condotta nell’ambito di controlli ambientali nei confronti di Tessitore, “persona già coinvolta – fanno sapere dalla Procura – in pregresse attività investigative sullo smaltimento illecito dei rifiuti”. Le investigazioni, coordinate nel corso del 2018 dalla Dda di Napoli con l’applicazione di un pm della Sezione per la Tutela dell’ambiente e del territorio della Procura, e condotte soprattutto attraverso capillari servizi di osservazione e pedinamento, hanno consentito di accertare “un ingente traffico di rifiuti speciali, costituiti prevalentemente da inerti da demolizioni e costruzioni edili, nonché terre e rocce da scavo, realizzato nei comuni della provincia di Caserta con epicentro a Frignano”.
In particolare, spiegano gli inquirenti, “l’attività di Tessitore si estrinsecava nel prelievo di rifiuti di demolizione presso i cantieri di imprese compiacenti, impegnate in lavori edili sul territorio, per poi trasportarli in altri siti in assenza di ogni autorizzazione e documentazione (Fir) utile al tracciamento ed alla certificazione analitica di non pericolosità degli stessi, conseguendo per tali smaltimenti ingiusti profitti con i connessi notevoli risparmi sui costi d’esercizio per le imprese che a lui si rivolgevano”.
L’operazione, eseguita in piena “Terra dei Fuochi”, rappresenta un ulteriore segnale dell’impegno costante dei militari del comando Carabinieri per la Tutela Ambientale con il coordinamento della Dda. Il valore complessivo dei sequestri ammonta a circa 200mila euro.
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