Tenuta in ostaggio all’interno di un’abitazione a Mondragone per farle contrarre un finto matrimonio. Gli agenti della Questura di Caserta stamani hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di due uomini di origine pachistana e di una donna rumena, accusati di sequestro di persona a scopo di estorsione e furto.
Le indagini iniziavano lo scorso 22 aprile, quando la polizia interveniva all’Ambasciata di Romania, a Roma, e sottoponeva a fermo il pachistano Hanif Kashif, 29 anni, in Italia senza fissa dimora, per sequestro di persona a scopo di estorsione, furto, violenza privata ed altro ai danni della romena D.T.. Circa quindici giorni prima, la quest’ultima, avendo accettato un’offerta lavorativa propostale da tale Angelica Cobzaru, 32enne, tramite il social network “Facebook”, giungeva all’aeroporto di Roma-Fiumicino dove ad attenderla c’erano la stessa Cobzaru e Mohammad Azeem, 32enne pachistano, entrambi residenti a Mondragone, nel Casertano.
Da quel momento iniziava per la donna un vero e proprio calvario poiché, dopo una notte trascorsa in un albergo di Roma, veniva condotta e tenuta in ostaggio in un’abitazione a Mondragone, al fine di farle contrarre fittizio matrimonio con Hanif. La vicenda aveva un epilogo positivo solo quando, giunti all’Ambasciata per procacciarsi i documenti necessari al matrimonio, la donna richiedeva aiuto al personale di servizio, facendo bloccare il suo aguzzino. Hanif, a seguito della convalida del fermo, veniva sottoposto dal Tribunale di Roma alla misura cautelare in carcere. Intanto, i complici Cobzaru e Azeem venivano denunciati.
Il procedimento veniva trasmesso per competenza alla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, con il sostituto procuratore Lalia Morra che disponeva ulteriori indagini sul conto degli indagati e sul materiale sottoposto a sequestro, delegando per l’esecuzione personale della Digos della Questura di Caserta e del commissariato di Castel Volturno. All’esito delle articolate indagini, il Tribunale di Napoli ha disposto il carcere per i tre stranieri.