Folla delle grandi occasioni ai Magazzini Fermi per assistere all’incontro promosso da Confindustria Caserta con i candidati a sindaco di Aversa. All’appello dell’associazione datoriale hanno risposto quattro dei candidati su cinque: Alfonso Golia, Gianluca Golia, Roberto Romano e Giuseppe Stabile. Assente la candidata a sindaco di Potere al Popolo Teresa La Vedova per precedenti impegni. A fare da padrona di casa e a moderare l’incontro Donatella Cagnazzo, casertana con trascorsi aversani.
In apertura il saluto del presidente di Confindustria Gianluigi Traiettino che ha sottolineato l’importanza di Aversa nel sistema Campania. La città normanna è stata definita punto di sutura di due realtà, quella casertana e quella napoletana, un’area strategica per gli investimenti e lo sviluppo. Subito dopo il saluto di due aversani di Confindustria, che hanno voluto l’incontro, Giovanni Bo e Luigi Della Gatta. Il microfono è, poi, passato ai candidati con ordine estratto a sorte. Di rilievo i temi sul tappeto, dal Puc al tribunale di Napoli Nord alla Maddalena oltre all’immancabile Ztl e la gestione dei beni comunali.
A dare il via alle risposte il candidato del centrosinistra Alfonso Golia che, parlando da sindaco, ha catturato l’attenzione della platea con indicazioni concrete. Per lui ci deve essere un consiglio comunale per il Puc con il quale la città si impossessi nuovamente di questa potestà dando direttive basate sul consumo suolo zero e rispetto dell’ambiente anche attraverso premialità. Per quanto riguarda tribunale e Maddalena, «è paradossale – ha detto Alfonso Golia – che da risorse si siano trasformati in problemi. Il primo è un presidio di legalità intorno al quale bisogna creare infrastrutture, la seconda deve avere una destinazione pubblica. Per la Ztl bisogna allargarla per portare le persone a centro con parcheggi giardino per avere suolo permeabile».
Per il candidato del centrodestra Gianluca Golia il Puc ha vissuto un corto circuito. Ora bisogna mettervi mano in tempi brevissimi per evitare il commissariamento con l’obiettivo di una Aversa green e il recupero dell’esistente. Tribunale e Maddalena bisogna ottimizzare gli spazi e creare sinergie con i soggetti proprietari. Anche per lui Ztl, oggi spauracchio, bisogna ampliarla. Ha, poi, concluso, evidenziando il ruolo essenziale degli imprenditori nello sviluppo della città.
Dopo i due Golia è stata la volta del centista Peppe Stabile che ha parlato di una visione sovracomunale del Puc. Strumento di programmazione di cui il Comune deve riappropriarsi evitando il commissariamento. Anche per lui consumo di suolo zero, recupero dell’esistente e premialità per chi utilizza ecomateriali. Per il centro storico a parlato di recupero senza se e senza ma con un approccio, però, meno ideologico. Tribunale e Maddalena devono essere collegati al Puc. «Aversa – ha concluso – si presta ad essere tutta una Ztl, ma con infrastrutture».
A chiudere il pentastellato Roberto Romano che ha preannunciato la possibilità di avere a breve un vincolo per l’area della Maddalena per evitare speculazioni. Sottolineato il problema dell’inquinamento atmosferico e ipotizzato parcheggi a sosta lunga sugli standard urbanistici. Ricordato, infine, il patto per la notte per una movida più “umana”. Tutti i candidati si sono dichiarati favorevoli al ripristino del question-time in Consiglio comunale ideato dall’avvocato Lello Santulli, quale strumento di partecipazione democratica. Presentato, infine, il manifesto «Il mio voto ha valore, ma non ha prezzo» di cui la Grafica Nappa ha offerto mille copie ad ogni candidato.