Aversa – «Giusto una precisazione sui beni concessi all’Adisu (ora Adisurc, l’Azienda regionale per il Diritto allo Studio) nel lontano 2010 l’ex carcere Mandamentale e l’ex scuola Manzoni». A lanciare l’ennesima polemica con il commissario prefettizio Michele Lastella, che regge le sorti della città di Aversa dopo lo scioglimento del Consiglio comunale e in attesa delle elezioni del prossimo 26 maggio prossimo, ancora una volta l’ex vicesindaco della giunta De Cristofaro, con delega al Patrimonio, Michele Ronza, oggi fuori dai giochi politici, non essendosi candidato. Il commissario aveva annunziato il ritorno alla città dell’ex carcere mandamentale per mancato utilizzo, da parte dell’Azienda Universitaria, come “Casa dello Studente”.
«Per entrambi i beni – precisa Ronza – era prevista la risoluzione anticipata qualora gli stessi non fossero stati adibiti a casa dello studente entro due anni accademici (come previsto dalla convenzione). Dopo diversi incontri con l’attuale Adisurc, ai quali ha partecipato il sottoscritto, l’amministrazione di cui facevo parte, vista la mancata prolungata permanenza della finalità cui dovevano essere destinati, con delibera di giunta (proposta dal sottoscritto ex assessore al patrimonio) numero 339 del 24 settembre del 2018, dava indirizzo al dirigente del settore, Stefano Guarino, di avviare il procedimento di revoca della concessione per entrambi gli immobili».
In conclusione, Ronza non risparmia una stoccata al funzionario prefettizio quando conclude: «Bene ha fatto il commissario a divulgare la notizia di acquisizione al patrimonio comunale dell’ex carcere mandamentale; bene facciamo noi a dire che l’iter procedurale è stato messo in atto dall’amministrazione precedente e non da altri. Siamo curiosi di conoscere le sorti dell’altro immobile (ex scuola Manzoni)».
Infatti, all’Adisu, da parte del Comune di Aversa, furono ceduti in comodato d’uso contemporaneamente due immobili, non solo l’ex carcere mandamentale di via Filippo Saporito, ma anche quella che fu la Regia Scuola Media in via Castello, nel cuore dello splendido centro storico normanno, con un bellissimo chiostro, a pochi passi dal Vescovado e dal Duomo. Anch’essa oggetto di restauro, al momento è ancora nella disponibilità dell’ex Adisu, ma, come il carcere mandamentale, è desolatamente abbandonato, non utilizzato.