Carinaro – Anche Padre Pio diventa oggetto di scontro fra le due liste civiche che si affronteranno alle amministrative del 26 maggio a Carinaro. Tutto nasce dall’iniziativa, promossa da Giuseppe Barbato, presidente dell’associazione “Annunziata Barbato”, di una gita a Pietralcina per favorire la socializzazione tra i simpatizzanti della lista “Carinaro Rinasce” del candidato sindaco Nicola Affinito. Iniziativa che, invece, per gli avversari di “Carinaro nel Cuore”, guidati dall’ex sindaco Annamaria Dell’Aprovitola, era solo un modo per accaparrassi consensi elettorali. Alla fine, per evitare ulteriori polemiche, la gita è stata annullata.
Da parte loro, gli esponenti di “Carinaro Rinasce” hanno fatto sapere che “questa bella iniziativa, promossa da una locale associazione intitolata a una nostra illustre concittadina, la quale per decenni ha organizzato pellegrinaggi e gite in località simboliche, ha fatto storcere il naso a qualche nostro concittadino, simpatizzante della coalizione a noi avversa. È stato detto, infatti, che la gita a Pietrelcina sarebbe stato un modo per accaparrarsi consenso elettorale. Fermo restando che Barbato, a chiare lettere, ha parlato di ‘momento di socializzazione tra chi già simpatizzava per noi’, troviamo davvero offensivo verso i carinaresi che ci sia chi ritiene che i nostri paesani decidano chi ci amministrerà per i prossimi cinque anni in cambio di una gita religiosa”.
“Carinaro, ci dispiace per i supporters di Dell’Aprovitola, deciderà chi eleggere in base al giudizio che ha su ognuno di noi e su quello che sono stati gli ultimi 5 anni di disamministrazione!”, incalzano dalla lista di Affinito che, a loro volta, criticano le cene elettorali della coalizione avversaria: “A chi ci ha criticato, invece, consigliamo di usare sempre lo stesso metro di giudizio e di prestare la stessa attenzione rivolta a noi anche alle cene e cenette che in questo periodo vengono offerte in ‘grotte private’ e ‘pubblici ristoranti’. Anche quelle, fortunatamente, non serviranno a cambiare il giudizio su chi ci ha amministrato”. Infine, annunciando l’annullamento della gita, sottolineano: “In ogni caso, scusandoci con l’amico dottor Giuseppe Barbato e con i numerosissimi cittadini che gli avevano già dato la propria adesione, chiediamo di annullare l’organizzazione di questo gioviale momento di incontro per un dare un segnale a tutti, sopra tutto ai nostri avversari, di legalità e trasparenza. I festeggiamenti sono solo rimandati!”.
“Per ciò che fa o dice Peppino Barbato, i simpatizzanti della lista ‘Carinaro nel Cuore’ (e non solo loro) storcono il naso ad ogni ora del giorno. Se la gita a Pietrelcina è stata annullata ciò non è dovuto al fatto che qualcuno di noi ha storto il naso, perché è cosa usuale, ma al fatto che dalle parti della lista avversaria di ‘Carinaro Rinasce’ ci si è accorti che quella gita, oltre ad essere discutibile dal punto di vista etico e morale, prima che politico, presentava qualche evidente profilo di illiceità”. Questa la risposta dei simpatizzanti di “Carinaro nel Cuore”, che, per quanto riguarda le cene elettorali, rispondono: “Le serate in pizzeria, invece, sono un momento conviviale, dove ogni nostro sostenitore ha pagato la propria quota (potete riscontrare contattando ogni singolo supporter o i ristoratori) giacché ‘Carinaro nel Cuore’ è un gruppo i cui appartenenti, oltre a condividere un progetto, stanno bene insieme, a differenza di altri che sono un puzzle di distanti interessi, uniti solo dallo spirito di rivalsa verso una persona o un gruppo politico”.
Riguardo, infine, alle accuse sulla “disamministrazione del paese” durante la precedente gestione Dell’Aprovitola, per il gruppo di “Carinaro nel Cuore” i loro avversari “dovrebbero spiegare perché, a loro avviso, il Comune sia stato disamministrato e dovrebbero farlo dai palchi e non nel chiuso di una stanza. Per questo fine settimana, il meteo ha fatto sì che potessero essere dispensati dalla fastidiosa incombenza, ma siamo a maggio e la primavera, finalmente, arriverà con la propria solarità e, a quel punto, non avranno più scuse per sottrarsi”.