Gricignano – Un “coup de théatre” al comizio della lista “Gricignano al Centro” andato in scena venerdì sera in piazza Municipio. Il candidato sindaco Vittorio Lettieri è tornato sul cosiddetto “caso dossieraggio”, mostrando un filmato di un uomo, col volto oscurato, che ha dichiarato di essere l’imprenditore di Ferrara “socio” (e quindi non solo un cliente che riceveva consulenza fiscale) di Vincenzo Santagata nella società coinvolta in un’inchiesta della Guardia di Finanza risalente al 2011. Lo stesso imprenditore, originario dell’agro aversano, ha sostenuto che il commercialista e candidato sindaco di “SiAmo Gricignano” sarebbe stato suo socio “al 10%” e “amministratore” delle sue ditte. “Entrambi siamo stati indagati, io ho avuto perquisizione a casa mia e tu nel tuo studio”, ha detto. Poi ha riferito che l’avvocato Emilia Santagata, sorella di Vincenzo, non sarebbe mai stata il suo legale e che attualmente lui è rappresentato dall’avvocato Francesco Lettieri, fratello di Vittorio. Insomma, una vicenda, a tratti grottesca, che sicuramente proseguirà con altri botta e risposta fra i due contendenti.
Ma le accuse di Vittorio Lettieri non sono finite qui. Rivolgendosi sempre al suo avversario, ha preso le difese del padre Andrea, ex sindaco ed ex assessore provinciale, sottolineando: “Vuole far passare la mia come una famiglia di delinquenti. A Gricignano ci conosciamo tutti e i delinquenti non stanno vicino a me. Nessuno della mia famiglia è stato mai condannato. Mio padre è un uomo libero ed è lo stesso che l’anno scorso Santagata elogiava e difendeva”. Poi Lettieri ha ribadito le motivazioni delle dimissioni sue e degli ex consiglieri di maggioranza che lo scorso ottobre determinarono lo scioglimento, dopo soli quattro mesi di mandato, dell’amministrazione Santagata: “Ci siamo dimessi perché in quattro mesi sono stati affidati lavori a parenti e amici, per la presenza di persone non autorizzate sui cantieri pubblici, per incarichi concessi senza short list. E ci siamo dimessi per il parere favorevole concesso alla Progest”. E, riprendendo la vicenda dell’assegnazione dei lavori di bonifica dell’isola ecologica di cui ha parlato in un videomessaggio postato sui social il suo candidato consigliere Domenico Carusone, Lettieri ha sentenziato: “Ma un sindaco che fa invitare la propria ditta ad una gara del Comune lo sa che commette reato di turbativa d’asta? E come ha fatto il tecnico ad invitare proprio una ditta di cui è socio il sindaco? E poi dice che non esisteva un comitato d’affari? E’ la reincarnazione di Pinocchio”.
Prima del candidato sindaco hanno preso la parola alcuni candidati alla carica di consigliere. Anche l’ex assessore dimissionario Mariarosaria D’Agostino ha avuto da ridire su Santagata: “Mi sono candidata nelle sue liste sia nel 2012 che quando trionfammo nel 2018. Poi, dopo poco tempo, mi sono accorta che non c’era la volontà di cambiare, anzi l’unico cambiamento è stato quello dell’atteggiamento di Santagata. Lui ci definisce traditori ma è lui che ha tradito la fiducia che gli aveva concesso il popolo”. Gaetano Spinelli ha affrontato la questione ambientale: “Il nostro sarà un ‘no politico’ a tutti quelli che minacciano la salute dei nostri figli proponendo iniziative che possano aumentare i rischi di inquinamento sul territorio. Non consentiremo altri casi Progest”.
Giovanna Zampella, ex consigliera di opposizione, riferendosi allo scioglimento della precedente amministrazione, ha definito Santagata “un vaso di terracotta costretto a viaggiare in compagnia di molti vasi di ferro”. “E dopo il caso Progest, che ha visto l’ex sindaco non provvedere subito a revocare incarico al tecnico, e successivamente alle mie dimissioni ho deciso che la scelta migliore era quella di appoggiare la coalizione di Lettieri”. Teresa Bibiano ha ritenuto Lettieri come colui che “ha rotto ogni logica di potere e di interesse, e che oggi ha la volontà di riportare i cittadini al centro delle scelte”, per poi lanciare un appello ai giovani: “Crediamo nelle nostre forze e non permettiamo a nessuno di manipolarci”.
Per Raffaele Russo bisogna subito intervenire sulla viabilità, “con nuova segnaletica e particolare attenzione per via Marconi e traverse, o via Beneduce e via Borsellino, dove si verificano spesso incidenti stradali”, senza dimenticare di porre alla scarsa sicurezza per i pedoni lungo corso Umberto, la riqualificazione che merita una strada storica come via Selicara e riproponendo l’idea di creare un polmone verde nell’area del plesso delle scuole elementari in via Aversa”. Rivolgendosi ad un candidato della lista avversara, Falcone, Russo gli ha ricordato: “Sì, sono il figlio di Ciccio (l’ex vicesindaco Francescantonio Russo, nda.) e sono lo stesso con cui l’anno scorso eri candidato nella lista ‘Cambiamo’. Ora che siamo in schieramenti opposti non ti sta più bene?”.
Le stoccate a Santagata sono ritornate con l’intervento di Giacomo Di Ronza: “Dopo un anno siamo qui per evidente incapacità dell’ex sindaco di tenere una squadra unita. La verità è che leader non è mai stato e non lo è tuttora. Dopo la caduta della sua amministrazione subito ha messo in scena la ‘congiura dei traditori’. Per mesi ha indossato il vestito della vittima, che gli calza in modo perfetto. Dalla litania dei traditori si è passati, poi, a quella che lui considera la cattiva politica degli ultimi 30 anni. Ma prima era buona quando si ottenevano benefici personali? Passando tra il Puc (“Noi partiamo dal preliminare approvato. E loro?”) e l’Area Vasta dei comuni dell’agro di cui Gricignano è capofila (“Bisogna concretizzarla”), Di Ronza ha aperto il capitolo farmacia comunale: “Bisogna rivedere il rapporto tra Comune e consorzio Ciss, che non significa chiusura o diversa ubicazione della farmacia comunale, ma solo rendere il Comune unico titolare della farmacia per godere di tutte le entrate e migliorare i servizi. Obiettivo che, tra l’altro, sembrava avere lo stesso Santagata in un’interrogazione consiliare del 2017 quando era all’opposizione”.
E’ tornato a prendere la parola, così come nel comizio d’apertura dell’11 maggio, Domenico Carusone, il quale dopo la battuta di Santagata dello “scemo con la tessera”, ha replicato: “Ho ricevuto offese ma ora non voglio scendere al loro livello. Santagata non è un buon esempio per noi gricignanesi. Ha fatto più piroette politiche lui in circa 20 anni di candidature che Carla facci in tutta la sua carriera. Parla dell’ex amministrazione Lettieri sciolta nel 2009, dimenticato che lui, tra parenti e affini di ex assessori e consiglieri, nella sua lista ha la maggioranza di quell’amministrazione”.
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