Strage Capaci, Nave della Legalità: migliaia di studenti sbarcano a Palermo contro le mafie

di Redazione

È arrivata a Palermo la Nave della Legalità, con all’esterno le grandi foto di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e con a bordo 1.500 studenti, salpata ieri dal porto di Civitavecchia. Dopo una notte di navigazione, è giunta nel capoluogo siciliano, nel giorno del 27esimo anniversario della strage di Capaci. I giovani, che sono scesi al grido di “Giovanni e Paolo” e “Lezione di vita, lezione di coraggio, questo per noi il 23 maggio”, sono stati accolti da altri ragazzi sulla banchina e, tra gli altri, da Maria Falcone, sorella del magistrato ucciso da Cosa Nostra il 23 maggio del 1992, insieme alla moglie Francesca Morvillo e a tre uomini della scorta: Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani.

“È diventato un giorno in cui i ragazzi di tutti Italia si confrontano, parlano di legalità e di libertà: questo per noi è il 23 maggio”, ha detto Maria Falcone, che è presidente della Fondazione Falcone. Presente anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. In mattinata il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, arrivato nel luogo della strage, ha deposto una corona d’alloro sotto la Stele dedicata al giudice e agli uomini della scorta. Il premier ha poi visitato il “Giardino della memoria”.

Molti gli striscioni che gli studenti hanno appeso sulla nave: da “La giustizia è il seme della libertà, facciamola crescere con noi”, a “Gli uomini passano, le idee restano” e “Sogno una nazione senza corruzione questa è l’ambizione della mia generazione”. In tutta Italia sono più di 70mila i ragazzi che nel corso della giornata partecipano alle iniziative della manifestazione #PalermoChiamaItalia, promosse dal ministero dell’Istruzione e dalla Fondazione Falcone. Tra le principali quella nell’Aula bunker dell’Ucciardone, luogo simbolo del Maxiprocesso a Cosa Nostra, dove saranno presenti molti esponenti delle Istituzioni e rappresentanti del governo. Una parte dei giovanissimi andrà in piazza Magione, uno dei luoghi della giovinezza di Falcone e Borsellino. Nel pomeriggio i cortei da via D’Amelio e dall’Ucciardone verso l’Albero Falcone.

A bordo della nave anche il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, il procuratore nazionale Antimafia e Antiterrorismo, Federico Cafiero de Raho, il capo della Direzione investigativa antimafia, Giuseppe Governale, la Garante per l’infanzia e l’adolescenza, Filomena Albano, e la presidente delle Comunità ebraiche italiane, Noemi Di Segni.

Ieri sera nel corso dell’incontro sul tema della legalità che si è svolto con i ragazzi presenti sulla Nave è intervenuto il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, che ha ribadito come sia importante vedere tutti questi ragazzi “che non hanno paura” e lottano “in maniera pura” per la legalità e contro tutte le mafie. Per il procuratore nazionale Antimafia, Federico Cafiero de Raho, “le mafie devono essere combattute non solo con la repressione, ma tutti si devono attivare per impedire che esse entri nei flussi dove circola il denaro. Perché – ha specificato – le mafie stanno cambiando pelle, non sparano più ma sono infiltrate negli affari”.

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