Frignano, il bodybuilder Antonello Turco in gara al “Wellness Rimini 2019”

di Redazione

Frignano – “Il mio record è battere il me stesso dell’anno prima”. Queste le parole del bodybuilder Antonello Turco, preparatore atletico e presidente della “Gymnasium art club”, in via Siani, a Frignano. Trentadue anni, alto 1.80, e con tantissimo amore per lo sport, Antonello è responsabile del settore formativo Wpff, dirigente Acsi e laureato in scienze motorie.

“La spinta per dare il massimo nel bodybuilding, – afferma Turco – mi è sempre stata data dalla mia voglia di andare oltre, di raggiungere obiettivi a cui i miei coetanei non pensavano nemmeno. Non ho mai avuto una guida, posso dire che questa, in effetti, era il mio riflesso allo specchio. Ho sempre fatto ciò che mi diceva l’istinto. A 24 anni, infatti, avevo già una palestra tutta mia. Ho perseverato ed agito costantemente con determinazione. Per fare BB ci vogliono passione, cuore ed anima”.

Soprannominato “Pta”, Antonello si è messo in gioco sin da piccolo, trionfando in gare a livello regionale, nazionale ed europeo. Nel 2019 parteciperà alla rassegna “Rimini Wellness”. L’evento si articola in tre gare, ognuna con un elevato premio in denaro: Campionato Italiano Beginners (30-31 maggio), Panatta Rimini Classic (31 maggio-1 giugno) e Panatta World Cup (1-2 giugno). Antonello prenderà parte a tutte e 3 le sfide.

“Al Rimini Wellness – continua Antonello – si possono fare corsi di formazione, aggiornamento e vivere attivamente tutto ciò che riguarda il fitness a 360 gradi. È una vetrina molto importante per noi del settore. Dalle gare che affronterò non mi aspetto nulla di più di quello che mi sono guadagnato con sacrifici e sudore. Sto seguendo un programma molto duro sia per quanto riguarda l’alimentazione che l’allenamento, ma, come ricordo sempre anche a tutti i miei allievi, solo con la costanza, il sacrificio e la voglia di migliorarsi, si possono avere grandi risultati e duraturi nel tempo. Questa di Rimini – conclude – sarà un’esperienza davvero straordinaria. Devo molto alla mia famiglia, a mia moglie che mi ha sempre sostenuto. Avrò per la prima volta una tifosa speciale: mia figlia”.

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