Ordinanza di sgombero, acquisizione al patrimonio comunale ed immissione in possesso. E’ questo l’oggetto di 12 ordinanze dirigenziali emesse dal responsabile dell’Ufficio Urbanistica del Comune di Aversa, l’ingegner Raffaele Serpico. Nel mirino altrettante cantinole, ubicate sottoterra, di un condominio in via Cilea. Si tratta di ripostigli che vanno da uno ampio 30 metri quadrati ad altri che hanno una superficie di poco più di un metro quadrato che sarebbero stati realizzati diversi anni fa e mai scoperti sino a quando, a seguito di un litigio tra due condomini, sarebbe scattata una segnalazione alla Polizia municipale che, nel giugno del 2009, ha redatto i verbali di accertamento della “realizzazione, in assenza di permesso a costruire, di box per ricovero auto con chiusura perimetrale in muratura” per quelli più grandi e a singole cantinole per quelli più piccolo.
L’area interessata è quella condominiale destinata ad autorimessa secondo le originarie previsioni della relativa concessione edilizia. Nell’ottobre successivo giunse per tutti e 12 l’ordinanza di demolizione delle opera abusive a spese e cura dei titolari. Demolizione che, ovviamente, nessuno eseguì, per cui nel maggio del 2010 il Comune di Aversa prese atto della situazione ed oggi, dopo “appena” dieci anni, sono giunte le ordinanze di “sgombero da persone e cose delle opere abusivamente realizzate, entro e non oltre 30 giorni dalla comunicazione dell’atto, con esplicita avvertenza che in mancanza procederà la Polizia municipale previa apposita comunicazione da notificarsi all’interessato del giorno e dell’ora dell’esecuzione coattiva”.
Contemporaneamente, l’atto è stato inviato anche all’Ufficio Patrimonio del Comune di Aversa “ai fini del conseguente adempimento di trascrizione nei registri immobiliari dei suddetti beni da acquisire al patrimonio disponibile del Comune di Aversa”. “Si tratta – ha dichiarato uno dei proprietari – di una vicenda surreale. Ad eccezione di uno o due, noi non abbiamo fatto null’altro che dividerci lo spazio condominiale destinato a garage aperto mettendoci delle pareti. Quasi per tutti parliamo di cantinole di poco più di un metro quadrato. Sono curioso di capire come il Comune attuerà la confisca”. Oltre alla perdita della proprietà, ad ogni titolare di box abusive è stata elevate una contravvenzione di duemila euro per violazione del regolamento edilizio comunale.