Nell’ambito del piano di controllo del territorio per il contrasto dei traffici illeciti, le pattuglie su strada del comando provinciale della Guardia di finanza di Caserta hanno intercettato nuovamente un autoarticolato con merce di contrabbando. Questa volta non si è trattato di sigarette, ma di un carico di gasolio per autotrazione introdotto in Italia in totale evasione di imposta: oltre 23 tonnellate (circa 27mila litri) di prodotto petrolifero trasportato in cisterne da 1000 litri ciascuna.
In particolare, i finanzieri, nel corso di una perlustrazione lungo l’asse autostradale A1, in prossimità della stazione di servizio “San Nicola La Strada Ovest”, hanno individuato un autoarticolato con targa della Repubblica Ceca con documentazione di accompagnamento riportante vistose anomalie in merito alla natura del prodotto trasportato, dichiarato come olio lubrificante.
Tuttavia nel corso dell’ispezione dell’autoarticolato e del riscontro della merce, i finanzieri hanno avvertito un forte odore di gasolio, notando al contempo che il prodotto trasportato – contenuto all’interno di cisternette della capienza di 1000 litri cadauna – aveva un colore assimilabile a quello del carburante e non dell’olio lubrificante. Veniva quindi approfondito il controllo, eseguendo sul posto delle analisi speditive sul prodotto tramite l’utilizzo di un termodensimetro, strumento in grado di fornire, in via immediata, dei riferimenti attendibili sulla effettiva densità del liquido.
L’esito delle prove ha consentito di riscontrare che l’autoarticolato trasportava effettivamente gasolio per autotrazione e non – come risultava cartolarmente – olio lubrificante. Atteso che il prodotto era stato introdotto sul territorio dello Stato in totale evasione di imposta, i militari hanno proceduto alla denuncia a piede libero alla competente autorità giudiziaria dei due autisti, entrambi di nazionalità polacca, in quanto responsabili del reato di sottrazione al pagamento dell’accisa del prodotto trasportato, nonché al sequestro, per un valore di oltre 300mila euro, dell’autoarticolato e di circa 23 tonnellate di gasolio per autotrazione.
L’operazione ha consentito di rimuovere dal mercato una rilevante quantità di carburante che sarebbe stato commercializzato in totale evasione fiscale, con ingente danno per l’erario e per gli operatori onesti attivi nello specifico settore commerciale.