Lo hanno trovato dopo un mese di ricerche nascosto sull’armadio di casa. E’ finita così la latitanza di Maurizio Pugliese, 53 anni, pregiudicato di Isola Capo Rizzuto (Crotone), contro il quale il 18 maggio scorso era stata emessa una misura di custodia cautelare in carcere per stalking. L’uomo, però, si era reso irreperibile quando i poliziotti della Squadra Volanti erano andati ad eseguire il provvedimento.
La misura cautelare era stata chiesta dalla Procura di Crotone e in seguito ad una serie di intimidazioni che Pugliese, sposato e con due figli, aveva fatto nei confronti di una 28enne crotonese conosciuta agli inizi del 2018, in quanto amico del padre, e della quale si era invaghito maturando nei suoi confronti una specie di ossessione che l’aveva portato, in diverse circostanze, ad assumere comportamenti persecutori (pedinamenti, violenze verbali, minacce tramite profili Facebook).
L’ultima intimidazione era avvenuta a maggio quando Pugliese era arrivato ad appiccare un incendio nell’abitazione della giovane, avvalendosi anche della complicità della figlia che gli faceva da palo. In seguito a questa intimidazione, la 28enne aveva deciso di denunciare l’uomo. Considerati gli episodi denunciati ed una serie di precedenti specifici del 53enne (tra cui anche violenza sessuale, maltrattamenti, riduzione in schiavitù, sequestro di persona) la Squadra volante aveva chiesto ed ottenuto la misura cautelare in carcere alla quale, però, l’uomo era sfuggito.
E’ toccato alla Squadra mobile, poi, andare in cerca del latitante. Dopo una serie di tentativi di rintraccio non andati a buon fine, Pugliese è stato trovato nel pomeriggio del 26 giugno nascosto sull’armadio all’interno della sua abitazione dove si era nascosto con la complicità dei parenti. L’uomo è stato condotto in carcere.
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