Pastorano, contrabbando di sigarette: 7 arresti e sequestri per oltre 10 tonnellate

di Redazione

Nel pomeriggio del 20 giugno il Nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Caserta ha individuato, in località Torre Lupara del Comune di Pastorano, un fabbricato rurale adibito a deposito di sigarette di contrabbando, sottoponendo a sequestro oltre 10,5 tonnellate di “bionde” e arrestando 7 persone ritenute responsabili del traffico illecito.

Erano giorni che i finanzieri stavano setacciando l’area agricola di Pastorano in cui – come emerso da attività di intelligence – i contrabbandieri napoletani avevano deciso di occultare in un deposito i carichi di sigarette provenienti dall’Est Europa, da smistare successivamente sul territorio campano in più partite. Infatti, dopo gli ultimi sequestri di diverse tonnellate di tabacchi lavorati esteri da parte delle Fiamme gialle casertane nelle aree industriali di Teverola, Carinaro e Marcianise, i trafficanti napoletani avevano ritenuto di minimizzare il rischio di perdere ulteriori carichi stoccando le sigarette tra i pescheti delle campagne di Pastorano, in una zona poco presidiata dalle forze di polizia e lontana da occhi indiscreti.

Le Fiamme gialle di Caserta avevano, quindi, avviato da alcuni giorni un servizio di monitoraggio del territorio con diverse pattuglie “civetta” su strada per intercettare veicoli sospetti il cui pedinamento avrebbe potuto condurre alla scoperta del sito di stoccaggio delle sigarette di contrabbando.

La perseveranza e l’impegno dei finanzieri sono stati premiati quando, nel pomeriggio del 20 giugno scorso, una pattuglia della sezione mobile ha individuato in località Torre Lupara di Pastorano un autoarticolato telonato con targa croata che ha imboccato una strada sterrata in una zona agricola coltivata a pescheto in cui non sono presenti insediamenti industriali. I militari – insospettiti dalla circostanza – hanno pedinato, a debita distanza, l’automezzo che, dopo circa due chilometri, ha concluso la propria corsa nei pressi di un fabbricato rurale in disuso.

Dopo alcuni minuti l’autista e il passeggero (risultati essere due fratelli di nazionalità croata – S.P.K., 38 anni, e S.R., di 26), insieme ad altre cinque persone presenti risultate essere quattro napoletani con vari precedenti di polizia (G.G., 53 anni, R.R., di 47, R.E., di 30, e T.G., di 45) e un croato (M.Z., 35 anni), servendosi di un carrello elevatore, hanno iniziato a scaricare dall’autoarticolato alcune scatole, in parte stipandole in un deposito del casolare e in parte collocandole vicino a un furgone pronto per essere caricato.

Pertanto, la pattuglia – insieme ad altri militari, nel frattempo, sopraggiunti a supporto – è intervenuta per identificare le persone ivi presenti e controllare il contenuto dei cartoni. L’ispezione delle scatole ha permesso di appurare che le stesse contenevano stecche di sigarette di contrabbando cosiddette “cheap white” riportanti il marchio “Regina”, prive del contrassegno di Stato e destinate al mercato campano.

Trattasi di tabacchi originali recanti marchi registrati nei rispettivi Paesi di produzione (Russia, Emirati Arabi Uniti, Cina e Ucraina), che non possono, tuttavia, essere venduti in Italia o all’interno dell’Unione Europea, in quanto non conformi ai parametri minimi di sicurezza previsti dalla normativa comunitaria.

All’esito delle operazioni le sigarette per un peso di oltre 10,5 tonnellate, l’autoarticolato, il furgone e il carrello elevatore, per un valore complessivo pari a oltre 3 milioni di euro, sono stati sottoposti a sequestro e si è proceduto all’arresto in flagranza per concorso in contrabbando di tabacchi lavorati esteri dei 7 responsabili del traffico illecito (di cui i 4 napoletani con diversi precedenti di polizia), che sono stati tradotti alla casa circondariale di San Tammaro.

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