Roma – Un 70enne originario di Pomezia è stato arrestato ieri dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia “Roma Centro” con le accuse di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, illecita detenzione di armi comuni da sparo e porto abusivo di arma bianca. A finire in manette, con lui, anche la figlia di 28 anni, incensurata, corresponsabile nei reati contestati.
I militari, avuto sentore di una probabile attività illecita condotta dal 70enne, vecchia conoscenza delle forze dell’ordine, hanno deciso di far scattare una mirata perquisizione nella sua abitazione di Pomezia, nel corso della quale è stato trovato in possesso, con la connivenza della figlia, di un vero e proprio arsenale. I carabinieri hanno sequestrato tre pistole con matricole abrase e complete di serbatoio, un fucile antico ad avancarica, perfettamente funzionante, 103 proiettili, 9 cartucce calibro 20, un machete, 8 coltelli di genere proibito, 370 grammi di marijuana, 200 di hashish e la somma di 2.400 euro ritenuta provento dell’attività illecita.
Inoltre, i militari sono riusciti a risalire anche ad un casale in uso al 70enne, dove erano custodite altri armi e parti di armi, in particolare un fucile semiautomatico calibro 12, una pistola lanciarazzi, una doppietta a cani esterni calibro 20 privo di matricola, 2 fucili monocanna calibro 12, 2 balestre artigianali, 2 canne di fucile calibro 20, 20 cartucce da caccia calibro 20, 28 cartucce calibro 12, 5 cartucce a palla unica calibro 12, 5 cartucce a pallettoni calibro 12, 2 cartuccere e vario materiale per la produzione, la pulizia e la manutenzione delle armi.
Alcuni dei fucili rinvenuti erano stati assemblati artigianalmente dall’arrestato che è riuscito a mettere insieme, con abilità, parti di armi diverse tra loro rendendole capaci di sparare. Il 70enne è stato portato nel carcere di Velletri mentre la figlia nella sezione femminile del carcere di Rebibbia.
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