Raid vandalico nell’ex Municipio di Atella a Sant’Arpino. Ignoti, nella notte tra il 27 e 28 giugno, hanno danneggiato gli impianti idraulici e termici, l’impianto elettrico e gli impianti antincendio. Allagato tutto il secondo piano con danni al solaio. Sul caso indagano i carabinieri della locale stazione.
Per il sindaco Giuseppe Dell’Aversana si è trattato di “un vero e proprio sabotaggio per bloccare la riapertura di questo edificio che ha ricevuto alcuni mesi or sono un finanziamento di circa 500mila euro. Dopo 10 anni dal suo restauro finalmente i comuni di Orta e Succivo, con il Polo Museale Campano hanno elaborato un protocollo d’intesa per completarlo e trasferire il museo archeologico atellano e grazie a ‘Fondazione per il Sud’ abbiamo ricevuto il finanziamento per ristrutturare l’edificio ed aprirlo ad attività sociali e culturali oltre che di intrattenimento per rendere fruibile il museo Atellano in un’ottica moderna e favorire un maggior afflusso di visitatori. Un gesto vandalico di inaudita violenza. I delinquenti – continua il primo cittadino – avranno agito su mandato specifico per bloccare il processo di rinascita del territorio atellano. Vogliono che tutto rimanga fermo nel pantano. L’edificio è da circa 10 anni ristrutturato ed ora che erano arrivati i finanziamenti per completarlo sono venuti i vandali per distruggerlo ed arrestare il processo di completamento e fruizione. Noi però non ci fermeremo e continueremo a lottare”.
Il progetto per il riutilizzo dell’ex Municipio di Atella di Napoli, finanziato dalla “Fondazione con Il Sud” per 500mila euro, prevede la realizzazione di un centro per la valorizzazione del patrimonio archeologico con il trasferimento in questa storica struttura del museo di Succivo ed una serie di laboratori culturali in un’ottica di uso collettivo e di restituzione alla collettività. Uno spazio polivalente rivolto a minori, giovani e famiglie, in cui realizzare produzioni culturali (eventi, mostre, presentazioni, teatro, percorso museale) e attivare servizi ludico-educativi per bambini e adolescenti. Il progetto intende avviare percorsi di inclusione sociale e lavorativa per giovani con disabilità motorie e intellettive. L’idea è stata selezionata tra 145 proposte presentate.
La stima del danno non è stata ancora fatta ma secondo una prima ipotesi, per riparare tutto, sarebbero necessari qualche centinaio di migliaia di euro. “Avevamo firmato la convenzione con il Comune di Sant’Arpino – commenta Francesco Pascale di Legambiente e Terra Felix – in rappresentanza anche dei comuni di Succivo e di Orta di Atella, solo due giorni fa e, con tutte le associazioni partner vincitrici del bando della Fondazione con il Sud ‘Il bene torna comune’ avremmo dovuto prendere possesso della struttura per avviare le fasi progettuali, ora invece dovremmo preoccuparci di trovare i fondi necessari e rifare una parte dei lavori”. Ma il progetto non si ferma e noi non ci fermiamo”, assicura Pascale, per il quale “vorrà dire che il nostro impegno e quello delle istituzioni che hanno lavorato per avviare il riutilizzo dovrà essere ancora più intenso”.