Nella giornata del 26 giugno è stata pronunciata dal gup del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere – nell’ambito di un procedimento definito nelle forme del rito abbreviato – una sentenza di condanna nei confronti di 6 persone, ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla produzione e all’introduzione, nella rete di spendita del territorio nazionale ed estero, di banconote false.
Il provvedimento giudiziario rappresenta la definizione processuale di un’articolata attività investigativa, condotta dal mese di novembre del 2017 a quello di marzo del 2018, che ha consentito di accertare incontrovertibilmente la sussistenza di un’associazione criminale dedita ad assicurare, in modo particolarmente spregiudicato ed efficiente, la produzione e lo smercio di banconote contraffatte, del valore nominale di 20, 50, 100 e 500 euro, dalla Campania verso altre località del territorio nazionale ed estero (Francia).
Condannati: Raffaele Fresegna (8 anni di reclusione e 1333 euro di multa), Enrico De Martino (7 anni, 1889 euro di multa), Vincenzo De Martino (4 anni e quattro mesi), Tommaso Verrillo (5 anni, 1045 euro di multa), Vincenzo Mastropasqua (6 anni, 933 euro di multa), Raffaele Galdi (2 anni e dieci mesi, 733 euro di multa). Altri due imputati – Romolo Todmi e Pasquale Vazza – sono stati condannati a pene detentive superiori ai 3 anni a seguito della definizione del procedimento attraverso sentenze di patteggiamento.
Nel corso delle indagini, condotte con l’ausilio di attività tecniche, corroborate da servizi di osservazione, controllo e pedinamento, sono stati sottoposti a sequestro: circa 100mila euro di banconote contraffatte, realizzate con grande maestria ed idonee ad ingannare la pubblica fede; materiale vario, composto da stampanti, toner, barattoli di vernice, colori, telai per serigrafia e conta banconote, ritenuto idoneo per la produzione di banconote false. Operati, inoltre, tre arresti, in flagranza di reato, ed acquisiti inequivocabili riscontri sulla produzione e sullo smercio, sul territorio italiano e estero, di migliaia di banconote false, pronte ad essere immesse nelle locali reti di spendita attraverso una fitta attività di intermediazione.
Tutti i condannati in primo grado erano stati attinti, il 18 ottobre 2018, da misure cautelari personali e, contestualmente all’esecuzione delle misure cautelari nei loro confronti, i carabinieri della compagnia di Capua, con la partecipazione di due agenti della Polizia nazionale di Nanterre e Nancy (Francia), e personale di Europol, in esecuzione di mandato di arresto europeo emesso dal giudice istruttore del Tribunale Penale di Nancy, avevano tratto in arresto Marco De Martino, Antonino Misiti, Maria Misiti, Giorgio Piccolo e Giovanni Pettinati, ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla detenzione, al trasporto e all’immissione in circolazione, nel territorio francese, di banconote contraffatte.
L’attività investigativa – sul versante italiano e su quello francese – ha avuto una rapida e proficua evoluzione grazie al coordinamento tra le autorità giudiziarie della Procura dì Santa Maria Capua Vetere e del Tribunale Penale dì Nancy che, il 23 maggio 2018, nella sede dell’Eurojust dell’Aja (Olanda), con la partecipazione dell’Europol, quale organo di raccordo, hanno sottoscritto un protocollo con il quale è stata istituita una squadra investigativa congiunta, italo/francese (Sic), composta da magistrati italiani e francesi, nonché da personale del Norm della compagnia carabinieri dì Capua e della polizia nazionale di Nanterre. L’attività che ne è seguita, coordinata dalle autorità giudiziarie con due programmate riunioni tenutesi il 9 luglio 2018, a Nanterre, nella sede della locale polizia nazionale e, in data 24 settembre 2018, nella Procura di Santa Maria Capua Vetere – con la partecipazione degli organi delle due polizie giudiziarie e dell’Europol – ha consentito di acquisire importanti elementi sulle responsabilità da parte dei De Martino nella produzione delle banconote false dirette in Francia e identificare tutti i soggetti coinvolti nell’attività nell’approvvigionamento delle banconote sul territorio italiano.
La mattina del 16 ottobre 2018, contestualmente alle misure cautelari eseguite in Italia, la polizia nazionale di Nanterre, con la partecipazione di due militari del Norm della compagnia di Capua, ha eseguito, per analoghi reati, dieci misure restrittive emesse dall’autorità giudiziaria di Nancy, nei confronti di altrettanti soggetti dimoranti in Francia, ritenuti coinvolti nell’articolata rete di trasporto e di spendita, nel territorio francese, delle banconote false prodotte in Italia.