La Corte di Cassazione ha annullato con rinvio la decisione del Tribunale del Riesame di Napoli, che il 22 febbraio scorso aveva confermato la carcerazione per l’ex sindaco di Capua nonché primario dell’ospedale napoletano Cardarelli Carmine Antropoli; i giudici partenopei (il gip e la Decima sezione penale) avevano ritenuto sussistenti i gravi indizi di colpevolezza e le esigenze cautelari in relazione al reato di concorso esterno in associazione camorristica, confermando l’ordinanza d’arresto emessa dal gip di Napoli il precedente 4 febbraio, quando era scattato il blitz dei carabinieri che aveva portato l’ex sindaco in carcere insieme all’imprenditore Francesco Zagaria, ritenuto colluso con il clan dei casalesi.
Nel frattempo, Antropoli ha affrontato l’udienza preliminare, dove è stato rinviato a giudizio – il dibattimento inizierà il 3 luglio prossimo al tribunale di Santa Maria Capua Vetere – ottenendo, però, la scarcerazione per l’insussistenza delle esigenze cautelari; è stato quindi posto agli arresti domiciliari.
Intanto, la Suprema Corte, adita dai legali di Antropoli, Vincenzo Maiello e Mauro Iodice, nonostante il procuratore generale avesse chiesto la conferma della decisione del Riesame, ha disposto il rinvio ad un’altra sezione del tribunale partenopeo perché verifichi nel merito la sussistenza della gravità indiziaria del reato di concorso esterno. L’auspicio dei legali è che la decisione arrivi prima dell’inizio del dibattimento