Il premier Giuseppe Conte è appena arrivato poco dopo le 9 al Polo Universitario di San Giovanni a Teduccio dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Ad accoglierlo il rettore dell’Ateneo Gaetano Manfredi. Il premier farà una visita privata nelle sedi delle Academy Apple e Cisco per poi partecipare alla Graduation degli studenti dell’ultimo corso della Apple nell’Aula Magna del Polo a cui interverrà il Cfo Apple Luca Maestri.
Ma ad animare la giornata del premier c’è la vertenza della Whirlpool di Napoli. Gli operai hanno bloccato via Argine chiedendo un incontro al presidente del Consiglio. Ed il premier ha confermato di voler dialogare con i lavoratori: “Nel tardo pomeriggio li vedrò” ha detto; poi rivolgendosi agli studenti: “Vi lancio un’idea, voi 800 studenti perché non pensate a qualcosa in modo da offrire al ministro Di Maio e al governo uno strumento per dire agli investitori che non conviene andare via? Date qualche idea per tenere qui la Whirlpool e dimostrargli che il decentramento non è conveniente”.
“Sono convinto che in futuro la cooperazione tra Governo e città di Napoli possa essere sempre più forte e leale – ha detto il sindaco Luigi de Magistris, rivolgendosi al premier – Napoli ha tanti problemi ma non penso che siamo la zavorra dell’Italia. Possiamo essere una grande certezza per costruire un’Italia unita nella quale valorizzare le autonomie, e Napoli è pronta a qualsiasi sfida”. E sulla vertenza Whirlpool ha detto: “Penso che sia inaccettabile che una grande multinazionale cancelli un’azienda a Ponticelli. Napoli non è solo la città della cultura e dell’onestà, ma anche la città dell’industria. Io credo che con sensibilità, se una multinazionale prende impegni, li può mantenere, perché quei 420 posti di lavoro significano competenze”.
“Rivolgo un appello al presidente Conte affinché il riscatto del Sud parta dai nostri giovani, dai loro talenti straordinari – ha invece detto il rettore Manfredi – bisogna dare loro l’occasione di spendere il loro futuro nei nostri territori ma anche far si che altri giovani vengano da fuori per costruire insieme un futuro di inclusione e di contaminazione. La nostra Università è la più grande istituzione culturale del Sud ed ha i livelli occupazionali tra i più alti in Italia malgrado il nostro territorio abbia un alto livello di disoccupazione”.
“L’Italia per crescere non deve guardare solo al Pil ma investire e programmare la crescita futura, investire più e meglio nella ricerca – ha detto Conte nel suo intervento – abbiamo già avviato alcune iniziative ma dobbiamo imprimere una svolta in termini di accelerazione del progetto. Io sono convinto che oggi l’accesso alle tecnologie digitali sia costituzionale. Chi rimane fuori subisce un divario che ne compromette la piena partecipazione al dibattito pubblico”. Poi ha aggiunto: “Io personalmente sono convinto che l’accesso alle tecnologie digitali sia un diritto costituzionale. Chi ne rimane fuori subisce un divario che ne compromette la piena partecipazione al dibattito politico”.