Matteo Salvini ieri è tornato ad Aversa, in una gremita piazza Municipio, per sostenere il candidato sindaco della coalizione di centrodestra, Gianluca Golia, per il ballottaggio del 9 giugno. Sul palco il ministro dell’Interno è tornato a parlare di sicurezza: “E’ passata in Senato una battaglia storica della Lega, verranno installate telecamere in asili, case di riposo, scuole materne per proteggere bimbi, disabili, anziani. Purtroppo arrivando qui, ho letto di un immigrato irregolare di 31 anni che ha tentato di violentare una autista di un bus, ma grazie al decreto sicurezza questo infame può essere espulso e rimandato a casa sua”.
E tra un bacio ad un rosario regalatole da una ragazza, una pizza donatagli da un pizzaiolo e un ritratto che lo raffigura su sfondo tricolore, consegnatogli da un artista locale, Salvini parla di “autonomia differenziata” che farà “bene soprattutto al Sud” dove “la politica non si assume le sue responsabilità”. Il tema non è casuale. Il prossimo anno si vota in Campania per le Regionali. E ci sarà il candidato della Lega: “Mi sembra evidente. – dice Salvini – Ma non fatemi fare nomi. Guardiamo ai progetti. Sono stati fatti tanti e troppi errori sulla Sanità e troppi tagli sulle infrastrutture, sulle tematiche ambientali, sulla gestione e sulla valorizzazione dei rifiuti, sulla gestione e l’assegnazione delle case popolari. Non vedo l’ora di essere messo alla prova del lavoro anche in Regione Campania”.
L’arrivo di Salvini è stato anticipato da un “incidente” rubricato poi dal questore di Caserta come mero “eccesso di zelo” da parte delle forze dell’ordine incaricate della sicurezza in piazza Municipio. “Prima del comizio del ministro dell’Interno in piazza ad Aversa quando la situazione era assolutamente tranquilla, la polizia ha fermato il fotoreporter Fabio Sasso e, dopo averlo minacciato di arresto, non si sa per quale reato, lo ha costretto a cancellare tutte le foto scattate”, si legge in una nota diramata all’agenzia Ansa dalla Federazione nazionale della stampa italiana e dal Sindacato unitario giornalisti della Campania, che prosegue parlando di “ennesimo preoccupante abuso”, abusi “sui quali non si può tacere” tanto più che “in un Paese democratico la libertà di informare deve essere garantita soprattutto da coloro che dovrebbero tutelare l’ordine”.
“E’ stato solo un eccesso di zelo”, così, riporta l’Ansa, che spiega: “Il questore Antonio Borrelli, secondo quanto si è appreso, ha incontrato personalmente Sasso al quale ha manifestato il suo disappunto per l’episodio ribadendo che i rapporti della Questura di Caserta e di tutti i poliziotti con gli operatori dell’informazione sono sempre improntati al reciproco rispetto e alla massima collaborazione. Il fotoreporter ha apprezzato la disponibilità e l’iniziativa del questore e i due si sono salutati alla fine con una stretta di mano”.