Evidenziare errori procedurali non è mai ostacolare ma porre il presupposto affinché le procedure stesse possano essere regolarizzate e validate, anziché correre il rischio di essere annullate da Enti terzi preposti a verifiche e controlli. Ciò premesso, solo per fare sempre e solo chiarezza, torniamo sulla “questione” (e non “polemica”, come sostiene Sagliocco) relativa alla struttura dell’ex Giudice di Pace.
Non avevamo posto rilievi alla questione per ostacolare ed opporci “ad ogni attività svolta dall’amministrazione comunale”, bensì per evidenziare delle procedure anomale che avrebbero potuto portare anche all’annullamento dei provvedimenti adottati ed in essere. Purtroppo, Sagliocco è abituato a vedere il male anche dove non c’è. Noi non possiamo farci nulla. Del resto, l’azione dell’opposizione, consiste anche nel controllo e verifica di ciò che ratifica una maggioranza. Non è la prima volta, ed immaginiamo che non sarà neppure l’ultima, che poniamo rilievi procedurali all’amministrazione, che, dopo le nostre segnalazioni, è costretta a rivedere le proprie posizioni per adeguarle al maggior rispetto di leggi e disposizioni.
L’intento di “far distendere gli animi”, a cui fa riferimento il sindaco, dovrebbe tramutarsi nel nostro silenzio più assoluto. Dovremmo, in buona sostanza, farli lavorare, farli sbagliare, senza nulla obiettargli. Senza presunzione, riteniamo di non essere né sprovveduti né incompetenti. Con la rete dei nostri più stretti collaboratori, possiamo affrontare qualunque procedura, questione, attività. Non sappiamo gli altri!
A dimostrazione che quanto stiamo affermando è vero, basta prendere visione della determinazione numero 442 dell’11/6/2019 che rettifica la precedente determinazione numero 412 del 3/6/2019. A noi è stato insegnato che si rettifica ciò che è sbagliato, che è incompleto, che è illegale! Per ciò che riguarda l’aspetto tecnico della questione, come ci viene segnalato dai nostri esperti, è necessario ancora evidenziare: nel progetto esecutivo approvato non vi è alcun riferimento alla relazione geologica allegata al Piano Urbanistico Comunale (Puc); anche se così fosse stato (cosa non legittima) il tecnico redattore avrebbe dovuto allegare le previste relazioni geologica, geotecnica e sulle fondazioni; la “Messa in sicurezza e Riqualificazione Edificio ex Giudice di Pace” pur essendo un’opera minore, risulta essere, per lo scopo, di interesse strategico Regionale: da qui l’uso pubblico della struttura; per questo dato di fatto, la determinazione di incarico al geologo trova giusta motivazione in disposti legislativi, ma non se richiesta della commissione sismica comunale che, sempre per legge, non ha competenza in merito: infatti, trattandosi proprio di lavori pubblici, anche se minori, necessitano di autorizzazione sismica dal Genio Civile di Caserta; la relazione geologica, con la prova e la modellazione sismica (non presente nel Puc) va redatta necessariamente in modo preventivo alla elaborazione del progetto esecutivo.
Va anche precisato che, sempre la stessa relazione geologica del Puc può essere utilizzata per opere minori che prevedono fondazioni superficiali, tipo muro di recinsione con altezza fuori terra di un metro. Sindaco, distensioni degli animi o polemica? Da parte di chi?
I consiglieri di opposizione Michele Apicella e Teresa Martucci