Aversa, 800mila euro per l’Abbazia di San Lorenzo: l’annuncio del Movimento 5 Stelle

di Nicola Rosselli

Ottocentomila euro per l’antica Abbazia di San Lorenzo ad Septimum. A darne l’annuncio il neo consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Roberto Romano, che ha dichiarato: «Oggi la comunità aversana ha avuto un dolce risveglio grazie allo stanziamento di quasi un milione di euro per la rivalutazione di una delle chiese che hanno fatto la storia della nostra amata città: la chiesa di San Lorenzo».

«Investire nel restauro e nella valorizzazione del patrimonio artistico, storico e culturale – continua l’esponente pentastellato – è da sempre elemento fondamentale, per il Movimento 5 Stelle, non solo per rivalutare le nostre bellezze, ma anche per dare uno slancio all’economia locale». «Proprio stamattina (ieri per chi legge, ndr), infatti, è arrivata la notizia ufficiale dell’arrivo di 800mila euro – si legge in una nota del M5S aversano – destinati alla Chiesa di San Lorenzo, chiesa unica nel suo genere dal grande patrimonio storico e artistico-culturale, grazie ad elementi architettonici visibili solo in altre poche chiese d’Italia».  «E’ fondamentale ringraziare, da parte mia e della comunità pentastellata Aversana, – conclude Roberto Romano – il portavoce al Consiglio Regionale Vincenzo Viglione ed il portavoce alla Camera dei Deputati Nicola Grimaldi che hanno portato avanti un grande lavoro affinché tutto ciò fosse possibile».

L’intervento rientra in una programmazione prevista da una norma del 2017.  Ad aprile scorso, il ministero per i beni ambientali e culturali ha ottenuto dal fondo investimenti per gli enti territoriali i tre miliardi stanziati nella manovra di bilancio nel 2019 per il rilancio degli investimenti per lo sviluppo infrastrutturale del Paese, di cui un miliardo di euro per attuare il Piano Pluriennale di Investimenti 2021-2033. Sono previsti 966 interventi sul territorio nazionale e che daranno vita a lavori di edilizia pubblica, prevenzione del rischio sismico, eliminazione delle barriere architettoniche, investimenti di riqualificazione urbana e sicurezza delle periferie e digitalizzazione. «Per la prima volta – affermano i pentastellati normanni – si ottiene anche la valorizzazione dei beni culturali nel fondo per gli enti territoriali». Nello specifico, di questi 966 interventi 78 sono previsti in Campania per un totale complessivi 105 milioni 851 mila 200 euro.

La chiesa, sorta poco prima dell’anno Mille, seguita dall’abbazia benedettina, prima ancora della nascita di Aversa (tradizionalmente datata al 1030 ma forse nata sul casale di Sanctum Paulum de Averze già noto nel 1022), era posta al di fuori delle mura cittadine. L’appellativo ad Septimum sta ad indicare la posizione del complesso, al settimo miglio da Capua sull’antico percorso della via Campana. «La pianta della chiesa si ispirò ai modelli cluniacensi normanni già diffusi – scrive Pietro Di Lorenzo – in area campana: tre navate su archi poggianti su pilastri con semicolonne antiche addossate e coro triabsidato. Al primo rifacimento, già nel 1098, ne seguirono altri, spesso per i danni sismici, fino ai lavori che le diedero una veste decorativa barocca. I lavori di consolidamento e di restauro, terminati nel 1995, hanno riportato in superficie molti elementi medievali della chiesa: nessuna traccia evidente, invece, dell’antica struttura del monastero. Le parti più antiche visibili sono: il chiostro piccolo, a tre luci per lato su pilastri in piperno, nato tra la fine del ‘400 e i primi del ‘500 poi rimaneggiato; il grande e bellissimo chiostro rinascimentale, a due ordini su nove arcate per lato, poggianti su colonne; gli ambienti attigui (lo scalone, la grande sala attigua) con notevoli resti architettonici tardomanieristici».

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