Gricignano, l’annoso “dramma” dei residenti di Via Einaudi

di Giuseppe Della Gatta

GricignanoVia Luigi Einaudi. Non è la prima volta che il nome di questa strada compare sulle nostre colonne. Negli anni ci sono giunte diverse segnalazioni di cittadini che hanno puntualmente manifestato il loro disagio per le precarie condizioni in cui versano diverse strade comunali. Bene o male, nel tempo, per molte di queste i problemi sono stati risolti; l’unica incognita, invece, resta via Einaudi.

La strada che porta il nome del secondo presidente della storia della Repubblica italiana è una di quelle poste non troppo in periferia, ma neanche troppo vicino al centro storico, che quasi sempre passano inosservate e restano in una sorta di oblio. Eppure, stiamo parlando di un’arteria che, se vedesse risolte le sue problematiche, diventerebbe non solo vantaggiosa per i suoi residenti ma anche strategica per il deflusso di parte del traffico cittadino. La strada, infatti, sorge dinanzi al plesso scolastico dell’istituto comprensivo “Santagata” e vicinissima alla locale caserma dei carabinieri.

Se leggendo queste righe non avete ancora compreso quale sia la strada, ebbene parliamo della celeberrima “via dei fuossi”, come oramai tristemente nota. Non si contano più i solleciti che gli abitanti hanno inoltrato da diversi anni a questa parte agli uffici comunali di competenza. Tant’è che, se non fosse stato merito per il loro attivismo, probabilmente oggi chiameremmo quella strada ancora “11esima traversa di via San Salvatore”, visto che, nonostante agli atti della toponomastica locale risulta registrata come “via Einaudi”, nella realtà non esiste neanche un cartello che ne indichi il nome.

Ma questo è il problema meno grave. I residenti hanno convissuto e continuano a convivere con la carenza di opere di urbanizzazione primaria. Pensate che, per circa un ventennio, da quando la zona delle scuole è stata oggetto di urbanizzazione, gli abitanti di via Einaudi non hanno potuto usufruire di fognature. Fino al 2015, quando la strada, assieme a via Fogar e via Croce, è stata inserita nel piano triennale delle opere pubbliche. Ad oggi, in via Einaudi, insistono case, residenti e, naturalmente tasse da pagare. Una strada di cui il Comune finora ne ha curato in maniera costante l’uso pubblico, attribuendo addirittura i numeri civici, ma non si è riusciti mai a completare i marciapiedi, l’illuminazione pubblica e l’asfalto. In poche parole, via Einaudi si presenta ancora oggi come un viottolo di campagna.

La situazione è diventata così esasperante che tre anni fa, precisamente il 25 maggio 2016, i residenti inoltrarono all’Ufficio tecnico un documento in cui cedevano al patrimonio comunale, in forma volontaria e gratuita, tutta la strada che già da tempo risultava, comunque, “strada di piano” secondo il Piano regolatore vigente. Proposta che arrivò anche in sede di Consiglio comunale dove venne approvata all’interno della delibera di consiglio numero 19 del 23 giugno 2016.

A distanza di tre anni, però, la situazione è rimasta invariata, nessun atto amministrativo è stato adottato per dare il via al completamento delle opere. Tranne per le fognature realizzate, i cittadini continuano a non avere illuminazione pubblica, a fare lo “slalom” tra le voragini, a ritrovarsi il fango nei cortili quando piove e la polvere perenne sugli indumenti stesi e nelle case.

Ci si chiede, quindi, inevitabilmente, come e quando ci si muoverà burocraticamente, quando si metterà mano a tali problematiche e quali saranno soprattutto le risposte che darà la nuova amministrazione. Aspettando la nomina della nuova Giunta targata Santagata e la seduta di insediamento del Consiglio comunale, ci facciamo carico di porre sul tavolo del prossimo assessore ai Lavori pubblici questo problema, augurandoci che in tempi celeri i cittadini di via Einaudi non saranno ancora considerati “cittadini di serie b”.

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