Aversa – La seconda sezione penale del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha assolto Giovanni Maria Lasprovata, 38 anni, di Aversa, dall’accusa di aver detenuto e portato in luogo pubblico, in concorso con altri, una pistola calibro 7,65 al fine di agevolare il clan Schiavone di Casal di Principe. Per il giudice l’imputato, difeso dall’avvocato Raffaele Costanzo, non ha commesso i reati ascrittigli.
Lasprovata era rimasto coinvolto, e sottoposto al regime dei domiciliari, nell’ambito dell’operazione “Spartacus Reset” che, nel marzo 2015, portò a 40 arresti eseguiti dai carabinieri della compagnia di Casal di Principe contro la fazione Schiavone del clan dei casalesi. Tra i destinatari dei provvedimenti c’erano anche Carmine e Nicola Schiavone, figli del boss Francesco Schiavone detto “Sandokan”.