Aversa – Se il buongiorno si vede dal mattino gli aversani si augurano che quello cominciato con l’amministrazione guidata da Alfonso Golia sia davvero un buongiorno malgrado si abbia la sensazione che nulla debba o possa cambiare. Questo perché, girando per la città, ciò che si nota è la presenza di rifiuti depositati dappertutto, come prima del voto, ma soprattutto, come nel caso che vi mostriamo nella foto in pagina, che non vengono prelevati anche piccoli depositi di rifiuti come questa cassetta, contenente un cartone per la pizza e qualche rifiuto umido, adagiata sul marciapiede vicino al parcheggio di via Roma sin dallo scorso lunedì.
Quei rifiuti, al momento in cui scriviamo, non sono stati ancora prelevati malgrado non si tratti di un cassonetto pieno fino all’orlo e non si tratti di un’abbondante discarica urbana, ma di una semplice cassetta. Possibile che quando passa l’automezzo della società che gestisce l’igiene urbana nessuno la veda e la prelevi? Se l’amministrazione non è ancora partita c’è comunque l’azione di controllo che dovrebbe venire dai funzionari incaricati del settore ambiente. La mettono in atto o si aspetta che per risolvere il problema rifiuti Aversa debba ricorrere al presidente della Regione Campania, così come ha fatto Roma rivolgendosi a Zingaretti, presidente della Regione Lazio, per trovare un accordo capace di mettere le cose a posto?
La città ha bisogno di un segnale forte per poter rendersi conto che davvero la nuova classe dirigente vuole un cambiamento e questo segnale forte potrebbe essere quello rappresentato dalla messa in strada degli spazzini, di automezzi che portino via i rifiuti, e soprattutto che li portino via in orari decenti, perché non è possibile che a mezzogiorno per strada ci siano ancora rifiuti. Da qui la richiesta al sindaco di cominciare da un problema che affligge la città da anni, nei confronti del quale il suo partito, il Pd, si è battuto con le amministrazioni passate. Ora, avendo la possibilità di affrontarlo direttamente, deve dare un segnale di discontinuità.