Localizzato e catturato in località Cochabamba, in Bolivia, il latitante Paolo Lumia, condannato dalla Corte d’appello di Palermo a 16 anni di reclusione per associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. L’operazione è stata condotta dagli investigatori del Servizio centrale operativo (Sco) i poliziotti della Squadra mobile di Trapani, dalla Direzione centrale servizi antidroga e dai gruppi speciali della polizia boliviana.
Lumia è considerato un “broker” specializzato nei canali nell’importazione di cocaina e hashish grazie ai contatti diretti con narcos colombiani e boliviani ed ai legami con esponenti della criminalità organizzata siciliana. Era irreperibile dagli ultimi giorni del mese di gennaio, quando nonostante fosse sottoposto all’obbligo di firma in virtù di una condanna inflitta dal Tribunale di Marsala, non si era presentò al commissariato di Mazara del Vallo.
In quei giorni il procuratore aggiunto Paolo Guido e i sostituti Pierangelo Padova e Gianluca De Leo emisero un mandato di cattura internazionale, affidando l’indagine alla Squadra Mobile di Trapani che ad ottobre aveva arrestato Vito Bigione, un altro narcotrafficante sfuggito ai controlli.
Lumia nel 2011 venne arrestato e nel 2013 fu condannato dal gip di Palermo a vent’anni di carcere per associazione per delinquere finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti nell’ambito dell’operazione Lampara. Aveva stabilito la sua base a Barcellona, in Spagna, e la sentenza lo ha riconosciuto come il collegamento tra i cartelli del narcotraffico colombiani e il mercato italiano.
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