Ancora caos a Hong Kong dove domenica si sono registrati nuovi scontri tra polizia e manifestanti. A incrementare maggiormente la tensione, “l’agguato” portato a segno da un gruppo di sostenitori del governo che, mascherati e armati di bastoni, si è avventato contro gli attivisti in una stazione ferroviaria della città. Tra le persone malmenate anche alcuni giornalisti. Secondo i testimoni, la polizia non sarebbe intervenuta.
I proiettili di gomma e i lacrimogeni sono, nelle ultime settimane, diventati una consuetudine per le strade di Hong Kong. Gli attacchi di uomini mascherati sui manifestanti sono invece una novità e non si esclude che possano essere stati messi in atto dalla Triade, l’organizzazione di stampo mafioso che imperversa per la città, per aumentare la pressione e poter approfittare del conflitto politico in corso.
L’assalto coordinato di domenica sera si è svolto a Yuen Long, un quartiere vicino al confine cinese, dove le bande criminali rimangono influenti. Le immagini mostrano uomini mascherati che attaccano i manifestanti sulla piattaforma e all’interno dei treni. Assalti di vigilanti filogovernativi avevano avuto luogo contro i manifestanti già durante le proteste del movimento degli ombrelli del 2014.