Dopo l’operazione, coordinata dalla Procura di Torino e condotta da polizia italiana ed Fbi, che nei giorni scorsi ha smantellato un traffico illecito di armi da guerra (leggi qui), arrestando tre persone legate a un gruppo di estrema destra e sequestrando un missile aria-aria a Rivanazzano Terme e un arsenale nascosto nell’abitazione di Fabio Del Bergiolo a Gallarate, proseguono le perquisizioni in diverse zone d’Italia.
Le ultime hanno interessato abitazioni e depositi di materiali siti a Peschiera Borromeo (Milano), Sesto Calende (Varese), Castelletto Ticino (Novara) e frazione Antona di Massa Carrara. Nella località toscana, in un’abitazione secondaria di Del Bergiolo, la polizia ha rinvenuto altre armi, fra cui un fucile, un machete, un arco con tredici dardi, una pistola, bombe a mano e mortai, oltre a munizioni di vario calibro e materiale inneggiante al nazismo e al fascismo.
La Procura di Torino, intanto, ha inoltrato una richiesta di rogatoria internazionale per acquisire ulteriori prove nei confronti di Alessandro Monti, il cittadino svizzero che insieme a Fabio Amalio Bernardi custodiva il missile nel deposito di Rivanazzano Terme, dove continuano le ricerche con l’ausilio degli artificieri e dell’esercito.
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