Trentola Ducenta, inchiesta corruzione: annullata ordinanza per la dirigente Bassolino

di Redazione

Il giudice per le indagini preliminari ha annullato il provvedimento con cui era stato disposto il divieto di dimora in provincia di Caserta per l’architetto Elena Bassolino, 51 anni, di Sant’Anastasia, responsabile dell’area Lavori pubblici a Trentola Ducenta, coinvolta nell’inchiesta sulla corruzione che lo scorso 28 giugno ha portato all’esecuzione di 15 misure cautelari, tra cui gli arresti domiciliari per il sindaco Andrea Sagliocco, dimessosi subito dopo.

Dopo l’interrogatorio di garanzia e la deposizione di documentazione, da parte della difesa, sull’operato della dirigente, il gip del tribunale di Napoli Nord ha proceduto alla revoca dell’ordinanza e anche della sospensione per dodici mesi dai pubblici uffici. A questo punto la Bassolino può tornare al lavoro ma, da quanto si apprende, starebbe meditando di rassegnare le dimissioni poiché molto scossa da quanto accaduto.

I reati contestati nell’inchiesta che ha portato agli arresti domiciliari a carico del medico-oculista Sagliocco, 45 anni, e dell’avvocato Saverio Griffo, 44, suo collaboratore di fiducia, vanno dal falso in atto pubblico alla turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente, fino al peculato e al favoreggiamento. Coinvolti, e sottoposti a misure cautelari, tra divieti di dimora e obbligo di presentazione, anche due esponenti delle forze dell’ordine (un agente di Polizia di Stato e uno della Penitenziaria), dipendenti comunali e imprenditori (leggi qui).

Secondo l’accusa, da un lato c’erano le pressioni sugli imprenditori se non si piegavano al “sistema”, dall’altra una rete di imprese compiacenti che pur di ottenere i lavori pubblici accettavano di assumere persone indicate da funzionari e politici o di corrispondere altre “utilità”. Agli atti c’è una serie di intercettazioni telefoniche, oltre al racconto di numerosi testimoni. Tra le contestazioni, illeciti relativi agli affidamenti diretti e alla violazione del codice degli appalti.

Tra i capi di imputazione a ci sono anche le pressioni ai danni del titolare della “Quadrifoglio Immobiliare srl” che doveva realizzare un complesso edilizio in via IV Novembre. L’ex sindaco Sagliocco e l’avvocato Griffo avrebbero studiato un iter amministrativo per minacciare la sospensione dei lavori e spingere così l’imprenditore a scendere a patti con loro “per aver utilità e mettersi a disposizione”. Non solo. In un incontro tra l’imprenditore e l’avvocato Griffo, che viene registrato il 5 novembre 2018, quest’ultimo avrebbe chiesto al primo di intercedere nei confronti della cognata Teresa Martucci, consigliere comunale di opposizione, ad astenersi dalla votazione di una variazione di bilancio che sarà portata al voto in Consiglio comunale.

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