Violenze sui bambini in asilo nido privato: sospesa una maestra nell’Aretino

di Redazione

I carabinieri di San Giovanni Valdarno, nell’Aretino, hanno concluso un’indagine riservata su un asilo nido privato nel Valdarno. Al termine degli accertamenti, è scattata l’interdizione dall’esercizio della professione per dodici mesi, in attesa del dibattimento, nei confronti di un’educatrice e titolare di un asilo che si era resa responsabile di più episodi violenti nei confronti dei bambini che le avevano affidato i genitori.

Dopo la segnalazione di alcune mamme, preoccupate per i comportamenti strani assunti dai figli e il racconto di schiaffi e pizzicotti da parte di una maestra, i carabinieri hanno monitorato l’asilo per tre mesi, riscontrando numerosi episodi durante i quali la maestra picchiava e minacciava i bambini. Le violenze avvenivano sempre quando la maestra si trovava da sola mentre le sue collaboratrici erano in pausa o impegnate in altre stanze: in quelle occasioni, la donna, a ogni minimo atto di disobbedienza mostrato dai bambini, li percuoteva con schiaffi sulla testa o sul corpo, pizzicotti e rivolgeva loro frasi minacciose.

Il più delle volte gli episodi si verificavano dopo pranzo, quando l’educatrice, rimasta sola con i bambini si occupava di cambiare loro i pannolini o vigilare affinché tutti facessero un riposino pomeridiano, ed era proprio in questi momenti che, in alcune circostanze, si sono manifestati gli atti violenti e i bambini venivano, in alcuni casi, schiaffeggiati e minacciati; la donna alzava la voce e noncurante dei pianti e delle urla dei bambini, li schiaffeggiava e li colpiva sul corpo e anche alla testa per obbligarli a dormire, a star fermi mentre cambiava loro il pannolino oppure a restare seduti in maniera appropriata sulle sedie dell’asilo.

Le altre insegnanti, totalmente ignare e all’oscuro di quanto accadesse in loro assenza, rientrando dalla pausa non riuscivano mai ad accorgersi di nulla poiché la titolare dell’asilo ogni volta che si trovava in loro presenza mostrava un comportamento adeguato al proprio ruolo, facendo come se nulla fosse mai accaduto. Oltre alle violenze fisiche erano molte le minacce nei confronti dei bambini che terrorizzati dalla prospettiva di subire nuovamente schiaffi e botte in testa restavano quasi pietrificati smettendo nella maggior parte dei casi in maniera istantanea di piangere e lamentarsi.

Le indagini, coordinate dalla procura di Arezzo, e portate avanti dai carabinieri del Nucleo operativo di San Giovanni Valdarno, hanno portato all’emissione e alla notifica del provvedimento interdittivo alla donna, la quale non potrà esercitare per un anno intero, alcun tipo di professione che abbia ad oggetto la cura, l’istruzione o l’affidamento per motivi di studio, sanitari o di cure di qualunque persona; il tutto chiaramente in attesa del dibattimento.

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