Aversa – Cosa aspetta i nuovi assessori aversani nominati dal sindaco Alfonso Golia? Mentre scoppia la prima polemica (condita in verità da un bel po’ di provincialismo) da parte dell’opposizione sulla “aversanità” dei sette assessori in seno al nuovo esecutivo – con la risposta del primo cittadino: «Le competenze non hanno residenza. Ci sono aversani, ci sono nomi del mondo accademico che finalmente viene coinvolto nell’amministrazione cittadina per ridisegnare città e aprire le porte del futuro. C’è poi un grande uomo, per me esempio di legalità e buona amministrazione. Mi sembra dunque una argomentazione debole per criticare, ci giudicassero su quanti faremo» – è necessario richiamare l’attenzione sui componenti della giunta su quanto saranno chiamati ad occuparsi in questa prima fase.
Il più occupato sarà, senza dubbio, Nicola Carpentiero, noto come “Nico”, commercialista, con le sue deleghe a Bilancio, Finanze e Tributi. Le casse del Comune normanno sono notoriamente vuote e lo spettro del dissesto è dietro l’angolo. Oltre a questo (che non è poco) c’è l’annoso problema dei canoni idrici riscossi in maniera poco ortodossa e che rischiano di far registrare l’ennesimo intervento della corte dei conti dopo la vicenda degli standard urbanistici e degli immobili di proprietà comunale. Benedetto Zoccola, con le sue deleghe a Lavori pubblici, Programmazione finanziaria, Cimitero, Strade e Infrastrutture, Edilizia scolastica, Beni confiscati e Trasparenza, è chiamato a cancellare una volta per sempre l’odiosa pratica dei cottimi fiduciari. C’è, poi, da gestire, amministrare un sostanzioso finanziamento milionario per alcuni adeguamenti degli edifici scolastici cittadini per non parlare degli oramai famosi tredici milioni per i Programmi Integrati Città Sostenibile per i quali Aversa è tra le città coordinatrici.
Luigi Fadda, vicesindaco, con le sue deleghe a Attività produttive, Commercio, Polizia amministrativa, Affari generali e legali, Patrimonio, Personale, ha già sulla propria scrivania la grana dei canoni degli oltre centoventi appartamenti di via San Lorenzo, per non parlare della movida con i suoi problemi mai risolti e la gestione degli standard urbanistici, mai seriamente utilizzati. Ciro Tarantino, con le deleghe a Politiche sociali, Politiche di coesione e periferie, Progettazione civica, Associazionismo e volontariato, Pubblica istruzione, Finanziamenti europei (anche qui la gestione dei Pics), sarà il vero e proprio assessore del sindaco, nel senso che Golia ha puntato proprio su questi settori per vincere le elezioni e, guarda caso, proprio ieri è iniziata la pulizia della scuola abbandonata di San Lorenzo per rimetterla in sesto, così come aveva annunziato in campagna elettorale. Il sociale, in senso lato, dovrà giocare un ruolo chiavo in questa amministrazione, almeno secondo le promesse elettorali.
Eleonora Giovene di Girasole, con deleghe ad Urbanistica, Ricerca scientifica, viabilità e mobilità sostenibile ha sotto di lei i problemi con i quali i cittadini lottano ogni giorno, oltre al Puc, padre e madre di tutte le visioni di città, la viabilità e la mobilità che, oramai, soffocano la città normanna. Mena Ciarmiello, con deleghe ad Ambiente, Igiene urbana, Randagismo, Servizi a Rete, Manutenzione verde, Rapporti Asl, dovrà risolvere il problema di un servizio di igiene urbana che non funziona per colpe che si dividono tra cittadini incivili e Senesi, per non parlare dell’inesistente manutenzione del verde pubblico. Luisa Melillo, con deleghe a Cultura, Beni culturali, Turismo, Spettacolo, Grandi eventi, Sport e impianti, avrà il compito di valorizzare il patrimonio storico che lei ben conosce e, soprattutto, di dare un seguito al recupero di Casa Cimarosa e alla costituenda omonima Fondazione che stenta a decollare.