Dopo le dimissioni dell’ingegner Davide Ferriello è caos a Carinaro dove l’attività dell’ufficio tecnico comunale è praticamente ferma con pratiche di rilievo bloccate per mancanza di un responsabile di settore che apponga la propria firma. Tutto questo mentre sarebbe in corso un’indagine, condotta dalla Guardia di finanza, su delega dei magistrati della Procura di Napoli Nord, che coinvolgerebbe non solo il tecnico napoletano ma anche una ditta che raccoglie e ricicla materiale plastico nella zona industriale cittadina.
Come riportavamo nei giorni scorsi, il condizionale è d’obbligo perché il riserbo sulla vicenda è massimo. Da quanto risulta, le Fiamme gialle, nella prima mattinata di venerdì scorso, avrebbero effettuato una doppia perquisizione. Una prima nell’abitazione del professionista e, successivamente, una seconda nel suo ufficio all’interno della casa comunale di Carinaro, portando via la documentazione relativa all’azienda in questione, alla presenza del solo sindaco Nicola Affinito. Dopo questi accertamenti, Ferriello ha non solo rassegnato le dimissioni dall’incarico di dirigente (pur restando dipendente comunale, poiché vincitore di concorso, ndr.) ma avrebbe rinunziato anche a diversi incarichi di Rup (Responsabile unico del procedimento) che gli avevano affidato i commissari prefettizi quando era dirigente dell’area tecnica del vicino comune di Gricignano.
“Ci sono indagini in corso – ha dichiarato il sindaco Nicola Affinito, eletto solo un mese e mezzo fa, il 26 maggio scorso – relativamente a vicende alle quali siamo del tutto estranei. Proprio per la presenza delle indagini che ancora non si sono concluse, da parte mia il riserbo è d’obbligo”. “L’ingegner Ferriello – ha continuato il primo cittadino – si è dimesso da responsabile dell’area di riferimento, ma rimane nostro dipendente essendo stato assunto ad espletamento di regolare concorso. Di conseguenza, il posto lasciato vacante lo posso occupare solo con una soluzione interna che al momento non ho”. Una possibile soluzione? “Sto attendendo – spiega Affinito – il ritorno della segretaria comunale per capire se può essere applicato a questo caso concreto il piano anticorruzione in vigore presso il nostro comune. In questa ipotesi si aprirebbero scenari diversi che potrebbero consentirci di reperire questa figura professionale anche all’esterno della cerchia degli attuali dipendenti comunali”.