“Tu mi voti? E io ti do lavoro! Tu non mi voti? ‘Ntu ‘u culu a tia e a tutta a famigghia!”. Si ispira al famoso monologo di Cetto La Qualunque l’intervento del gruppo consiliare di opposizione “Carinaro nel Cuore”, guidato da Annamaria Dell’Aprovitola, con cui si levano accuse all’indirizzo del primo cittadino Nicola Affinito, il quale, con un decreto emanato lo scorso 18 luglio, ha rinnovato l’ufficio di staff del sindaco.
“Si è dato il via alla campagna di epurazione post elezione”, sostengono dall’opposizione, spiegando: “Con la precedente amministrazione, lo staff era composto da due dipendenti comunali, Raffaele Sardo e Domenico Comparone. La prima ed unica vittima è stata, e non poteva essere altrimenti, il dipendente Domenico Comparone, poiché viene riconfermato solo Raffaele Sardo. Allora ci chiediamo: quali sono stati i criteri che hanno ispirato tale scelta? La conoscenza diretta delle competenze di entrambi? Non crediamo, troppo breve il tempo amministrativo. Raffaele Sardo è più simpatico di Comparone? Nulla di tutto questo. Sono due persone eccezionali”.
Dunque, qual è la colpa di Comparone? “Semplicemente – sostiene il gruppo di opposizione – quella di non essere stato un sostenitore del sindaco nella scorsa tornata elettorale. Mimmo Comparone lo conoscono tutti i carinaresi. E’ un impiegato modello, laborioso, attento, serio, disponibile verso tutti. Noi abbiamo ragione di ritenere che sia stato escluso solo per mantenere fede ad un impegno elettorale stretto con qualche fedele sostenitore. Eppure, lo ha affermato pubblicamente Affinito: ‘Sarò il sindaco di tutti, anche di quelli che non mi hanno votato’. Anche questa era una bugia. Si sa che dopo una vittoria elettorale, chi lo ha appoggiato, viene a “battere cassa”. Ragion per cui, comprendiamo il suo disagio, l’imbarazzo e l’impotenza rispetto a simili imposizioni”.
Un provvedimento che, ad avviso della minoranza consiliare, non ha comunque giustificazioni. “Noi pensiamo che Affinito non abbia dimostrato il cuore di un vero sindaco, né lo stile, né il coraggio, né autorevolezza ed autonomia. D’altronde, siamo stati lungimiranti, nell’accostarlo al profilo politico di Cetto La Qualunque, il cui motto è: ‘Tu mi voti? E io ti do lavoro! Tu non mi voti? ‘Ntu ‘u culu a tia e a tutta a famigghia!’. Ciò che più ci ha sorpreso, inoltre, è il silenzio dei colleghi in ordine a tale provvedimento di esclusione. Ma comprendiamo che per i dipendenti è molto più semplice parlare contro un proprio collega piuttosto che difenderne un altro nei confronti dell’amministrazione”.
“Carinaro nel Cuore”, in conclusione, annuncia che “saremo, come opposizione, particolarmente vigili affinché siano rispettati i diritti di tutti i lavoratori dell’Ente. E saremo altrettanto attenti verso coloro i quali, dipendenti, sono stati sostenitori del sindaco in carica, affinché non equivochino la situazione e continuino a fare il proprio dovere. Perché nel caso contrario saremo inclementi nel reclamare i dovuti provvedimenti e a denunciare alla cittadinanza qualsiasi situazione di sospetto abuso”.