Reati ambientali e puzza notturna: riunione della task force tra sindaci atellani ed Esercito

di Antonio Taglialatela

Dopo la costituzione della task force contro il fenomeno dell’abbandono e dei roghi dei rifiuti, costituita dai sindaci atellani e rappresentanti dell’Esercito Italiano lo scorso 19 luglio a Napoli, in occasione dell’incontro con il viceprefetto Gerlando Iorio, delegato per la Regione Campania al contrasto dei roghi, stamani, nella sede del Comune di Sant’Arpino, si è tenuta la prima riunione operativa. Presenti i sindaci e delegati dei comuni di Sant’Arpino, Gricignano, Cesa, Orta di Atella e Succivo, insieme a esponenti della Prefettura, dell’Esercito e delle rispettive Polizie locali.

“L’Esercito sarà presente sul territorio in modo permanente e monitorerà le videocamere di sorveglianza collocate nelle zone interessate dal fenomeno da sversamenti illeciti e roghi” fa sapere il vicesindaco di Gricignano e assessore all’Ambiente, Anna Michelina Caiazzo, che ha presenziato alla riunione insieme al sindaco Vincenzo Santagata e al luogotenente della Polizia municipale Giovanni Di Luise. Le videocamere saranno collegamento al sistema regionale realizzato dalla Sma Campania (società della Regione Campania attiva nel campo della salvaguardia ambientale) e, allo stesso tempo, i militari dell’Esercito, come assicurato dal viceprefetto Iorio durante l’incontro a Napoli, lavoreranno a stretto contatto con le polizie locali anche con l’ausilio di droni per controllare dal cielo il territorio.

Anche a Sant’Arpino si è parlato del problema dei miasmi che si registrano nella zona atellana, soprattutto nelle ore notturne, e della necessità di individuare al più presto da quali impianti pubblici o aziende private provengono. A tal proposito, già nel corso di un incontro avvenuto a Marcianise lo scorso 27 giugno, tra i rappresentanti dei comuni atellani e del comprensorio di Caserta (anch’esso interessato dal fenomeno), furono indicati come “fonti della puzza” il depuratore di Orta di Atella e diversi opifici di trattamento pellami e di carcasse di animali presenti nella zona industriale di Caivano-Pascarola. In merito al depuratore, il sindaco ortese, Andrea Villano, spiegò che è stato avviato l’ammodernamento dell’impianto e che la puzza proviene da sedimenti depositati da tempo e derivati da un non corretto trattamento dei liquami/acque, non idonei allo smaltimento.

Non è mancata la discussione sulle misure da adottare in vista del fermo del termovalorizzatore di Acerra, per cinque settimane, a partire dal prossimo settembre, al fine di scongiurare una nuova emergenza rifiuti. Per lunedì 29 luglio i sindaci hanno chiesto una riunione operativa con il presidente della Provincia di Caserta, Giorgio Magliocca, al fine di trovare soluzioni di smaltimento alternative.

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Redazione
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