A Bruxelles scattano le nuove nomine europee. Alla presidenza della Commissione va il ministro della Difesa tedesco, Ursula Von der Leyen, della Cdu. La francese Christine Lagarde va alla presidenza delle Bce, mentre il socialista spagnolo Josep Borrell diventa Alto rappresentante. Il nuovo presidente del Consiglio europeo sarà il primo ministro belga Charles Michel, che succede a Donald Tusk. Vicepresidenti della Commissione con il “rango più alto” saranno Frans Timmermans e Margrethe Vestager. Intanto, l’italiano David Sassoli (Pd) è stato eletto, in seconda votazione, nuovo presidente del Parlamento europeo.
Tusk, in conferenza stampa al termine del vertice Ue, ha spiegato che “c’è voluto più tempo di quanto previsto, ma siamo ancora in tempo. Abbiamo concordato il pacchetto prima della prima sessione del Parlamento europeo. La volta scorsa erano stati necessari tre mesi e c’erano alcuni governi contrari, questa volta ci sono voluti tre giorni e non c’è alcun Paese contro. Solo la Germania si è astenuta su Von der Leyen presidente della Commissione” per questioni di politica nazionale.
“Sono onorata di essere stata scelta per la presidenza della Bce. Alla luce di ciò, dopo essermi consultata con il Comitato etico del board dell’Fmi, ho deciso di abbandonare temporaneamente le mie responsabilità di direttore generale dell’Fmi durante il periodo di convalida della nomina”. Queste le prime parole di Christine Lagarde.
Il premier Giuseppe Conte ha spiegato che “l’Italia ha potuto rivendicare la garanzia di un commissario di alto rilievo economico e di una vicepresidenza” della Commissione. “Questa garanzia – ha aggiunto – io ieri non l’avevo”. “Oggi sì, avremo il portafoglio più strategico nell’interesse dei cittadini italiani: la concorrenza”, ha osservato. “C’è un accordo di massima con i vicepremier, che ho sentito, e mi sembra che tutti siamo d’accordo che nella designazione la magna pars l’avrà la Lega, alla luce del risultato delle europee. Naturalmente concorderemo la figura più idonea”, ha chiarito Conte.
Con le cariche che ha ottenuto, ha sottolineato poi il premier, “l’Italia potrà orientare la nuova politica economica e sociale dell’Unione europea. Era quello che avevo richiesto: guardiamo ai profili e alle figure. Non avevo davanti un foglio bianco e il mio dream team ma la composizione di vertice dell’Ue è molto equilibrata”. L’Italia ha contribuito direttamente” alla scelta dei nomi al vertice dell’Ue “che mi pare più equilibrata della precedente, che non è stata solo soppesata in base all’affiliazione politica. E poi nel pacchetto precedente c’era una concentrazione geografica inaccettabile”, ha evidenziato il premier. Quanto a Lagarde, il premier sottolinea di aver sempre avuto uno scambio “intenso” con Lagarde: “Ho parlato con lei di anticorruzione”, ha dichiarato.
L’auspicio di una vicepresidenza all’Italia è arrivato anche da Donald Tusk. “Penso di incoraggiare Ursula Von der Leyen – ha detto il presidente uscente – a proporre un equilibrio geografico appropriato per la squadra dei suoi vicepresidenti, e se qualcuno mi chiede cosa significa, credo che l’Europa dell’est, centrale e l’Italia dovrebbero essere a bordo in questo processo”.