Il Giudice del Tribunale di Napoli Nord, Maria Caroppoli, ha accolto il ricorso di una famiglia con un bimbo autistico imponendo all’Asl di competenza di assicurare le risorse necessarie per l’erogazione integrale delle prestazioni indicate nel progetto terapeutico, in base alla Legge nazionale 134/2015 e ai nuovi Lea – Livelli essenziali di assistenza. A renderlo noto è lo stesso ricorrente, Salvatore Cimmino, presidente di “Autismo Campania Onlus”, associazione nata dopo l’incontro con “Autismo Abruzzo Onlus” che in Abruzzo ha già ottenuto soddisfacenti risultati a sostegno di famiglie con autismo, riuscite, dopo un lungo percorso giudiziario, semplicemente a far applicare leggi esistenti.
Nel ricorso, curato a titolo gratuito dall’avvocato Giovanni Legnini, che da tempo segue “Autismo Abruzzo Onlus”, si precisava che su 13 ore prescritte nelle terapie per il bambino, solo 7 venivano erogate, a causa della indisponibilità da parte del centro riabilitativo. Il dispositivo del giudice ha stabilito che “accoglie il ricorso, in via d’urgenza, per quanto di ragione e, per l’effetto, ordina all’Asl Napoli 2 Nord – Distretto di Afragola, di fornire ai ricorrenti le risorse economiche necessarie per garantire la continuità e la completezza del trattamento Aba già seguito dal minore presso il medesimo centro attualmente frequentante dallo stesso minore, con integrazione delle 2 sedute di neuropsicomotricità extramurarie, delle due sedute di fisioterapia in acqua e delle due sedute di logopedia”.
Si tratta, spiega Cimmino, di un intervento intensivo “che in tenera età può fare la differenza, può garantire una vita il più possibile dignitosa, migliorandone la qualità. Invitiamo tutti a collaborare – dichiara Cimmino in una nota – e a condividere le migliori esperienze affinché le famiglie non siano più sole e le Istituzioni siano ‘stimolate’ a rispettare i diritti di tutte le persone con autismo”.