Fine settimana di accoglienza per il Festival dell’Impegno Civile che, sabato 27 luglio, sarà a Pignataro Maggiore e domenica 28 luglio a Milano. “Etica e bellezza”, è il binomio attorno al quale il Festival dell’impegno civile promosso dal Comitato don Peppe Diana, Libera Caserta e CsvAssovoce Caserta dipanerà riflessioni e punti di vista verso percorsi di economia sociale che mettono al centro la persona prima dei profitti. Il Festival il 10 agosto, sarà a Cancello Arnone mentre a settembre è prevista la speciale tappa a Parigi in Francia.
A Pignataro Maggiore, sabato 27 luglio, si comincerà alle ore 18 a Villa Imposimato, bene confiscato alla camorra intitolato nel 2017 alla memoria del sindacalista Franco Imposimato, in via Vittorio Veneto. Apriranno, i saluti dell’amministrazione comunale e di Emiliano Sanges, presidente della cooperativa sociale Apeiron. Interverranno Anna Ceprano, presidente Regionale di Lega Coop. Campania, Tina Caputo del Csv Caserta, Iacopo Cutillo, presidente della cooperativa ‘Il Cardo’, Francesco Diana del Comitato Don Peppe Diana. Promotori di tappa sono il Comune di Pignataro Maggiore, Aperion e Suheila. Il ristorante multietnico inaugurato a Ceraso e gestito dalla cooperativa Apeiron nell’ambito del progetto “Contaminazioni” che vede coinvolte la Uila e la Copagri della Campania.
Il Festival dell’Impegno Civile a Milano – “Persone, impegno civile e violenza di genere” è il filo rosso che attraverserà la tappa del Festival dell’Impegno Civile, domenica 28 luglio alle ore 21,30, a Casa Chiaravalle il più grande immobile confiscato alla criminalità organizzata in Lombardia, restituito ai cittadini di Milano come uno spazio di relazioni e di accoglienza diffusa. L’obiettivo del Festival dell’Impegno Civile a Milano, non è solo allargare i confini della rassegna prima nel suo genere visto che le location sono beni confiscati alle mafie e beni comuni recuperati dal degrado. Di fronte a quanto accade in Italia, dove oramai i femminicidi sono all’ordine del giorno, e alle inaudite violenze subite dalle donne migranti durante i loro viaggi, a Casa Chiaravalle si parlerà di dignità e rispetto verso se stessi e verso gli altri.
“È un lungo volo quello di Velia. Dalle catene di una relazione asfissiante e pericolosamente violenta al profumo della primavera. A pensarci dopo sembra di aver bevuto un bicchiere d’acqua, ma le cicatrici sono ancora lì a ricordarti quanto è costato camminare scalza sui vetri rotti”, dicono gli organizzatori della serata milanese. Introdurrà Marina Puglia. Da una produzione Descargalab, la riflessione con la voce narrante di Luca Follini, sarà accompagnata dalle musiche di Andrea Tammaro al pianoforte, Federico Sever alla chitarra, Gianluca Vitali al basso, Andrea Rossi al congas, Francesco Fontana alla batteria. Promotore di tappa è Casa Chiaravalle open Fest con il sostegno di Passepartout – consorzio di imprese sociali con un’esperienza riconosciuta in materia di accoglienza e supporto socio-educativo di persone con differenti bisogni sociali, compresi migranti, richiedenti asilo e rifugiati.