Giulia torna da Londra a Sant’Arpino per fare la “navigator”: De Luca permettendo

di Livia Fattore

Giulia Aimone ha 36 anni, in tasca una laurea in Psicologia e un master in Human Resources, ed è una dei 471 navigator campani, una degli 80 casertani, che ha vinto la selezione nazionale ed ora aspetta la firma del governatore De Luca per la sigla del contratto. Giulia lunedì era con gli altri navigator vincitori di concorso che hanno protestato davanti alla sede della Regione Campania, a Napoli, per chiedere di poter iniziare il loro lavoro. La sua è la storia di chi, dando fiducia al suo Paese, vi ha fatto ritorno credendo che la burocrazia fosse stata sconfitta per sempre, che il superamento di un concorso per un posto di lavoro non fosse vanificato dalla rivalsa politica.

I navigator rappresentano la nuova figura professionale nata dal Reddito di cittadinanza. In pratica sono coloro che dovranno guidare chi percepisce il reddito di cittadinanza nella ricerca di un lavoro. Hanno protestano per l’intera mattinata «perché De Luca non vuole firmare» per stipulare la convenzione con l’Anpal -Agenzia nazionale per il lavoro-, che permetterà ai vincitori del concorso di iniziare a lavorare. Eppure, sottolineano, «in sede di Conferenza Stato-Regione lo stesso De Luca si è impegnato a sottoscrivere lo schema di convenzione per il loro lavoro». I navigator campani saranno nuovamente sotto palazzo Santa Lucia lunedì prossimo. Non si arrendono. «Abbiamo vinto un concorso ed ora non possiamo restare con un pugno di mosche in mano».

«Questo è il primo concorso – racconta – a cui ho partecipato. Sono stata 7 anni all’estero. A Londra. Ed al rientro in Italia ho studiato per diventare navigator. E dalla gioia di averlo superato, sono passata alla rabbia della mancata firma di De Luca con l’Anpal». Giulia vive a Sant’Arpino e ha vinto la selezione Anpal in provincia di Napoli. «Al momento voglio firmare il contratto e cominciare questa nuova avventura lavorativa. Non vedo l’ora di mettere a disposizione di coloro che prendono il reddito di cittadinanza la mia professionalità. Purtroppo, però, siamo in balìa di De Luca. Finché il governatore non firma la convenzione con l’Anpal tutto ciò non potrà accadere». Il no alla firma della convenzione tra l’Anpal e la Regione è stato giustificato da De Luca, perché «così come pensati, i navigator andranno a ingrossare le fila del precariato». Un concetto ribadito più volte dallo stesso governatore: «Se si dice che sono utili perché ci sarà bisogno di loro vengano assunti dall’Anpal e non dalle Regioni», ha detto. «In realtà – ricorda Giulia – i navigator vengono già assunti dall’Agenzia e le convenzioni con le Regioni servono a definire quali compiti svolgeranno nei centri per l’impiego».

L’ipotesi del precariato, però, non la spaventa. «La nostra generazione è cresciuta con i contratti a termine e l’idea di un contratto per due anni non certo ci spaventa. Anzi». «In passato – conclude – ho svolto anche tirocini gratuiti. Oltre l’idea del precariato siamo anche abituati all’idea di non essere sempre pagati. Adesso che però per noi navigator c’è un’opportunità non vogliamo farcela sfuggire per un capriccio di De Luca. Si tratta di un lavoro che ci consentirà, almeno per i prossimi due anni, di percepire uno stipendio dignitoso, ma, soprattutto, di sentirci finalmente utili svolgendo un’attività lavorativa che, finalmente, ci restituirà quella dignità che noi giovani, con i nostri studi, i nostri titoli, abbiamo dimostrato di meritare. Tutte cose che ci piacerebbe fare nel nostro Paese, ed in particolare in Campania, e non all’estero».

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